Rifiuti: la Regione Lazio aderisce al sistema “Orso”.

La Regione ha aderito al sistema Orso, l’Osservatorio rifiuti sovraregionale relativo alla raccolta dei dati sulla produzione e la gestione dei rifiuti urbani.

 

La Regione Lazio ha aderito al sistema Orso, l’Osservatorio rifiuti sovraregionale relativo alla raccolta dei dati sulla produzione e la gestione dei rifiuti urbani. Il sistema permetterà non solo di semplificare ed uniformare il flusso di informazioni relativo alla produzione, al riciclo, al trattamento e allo smaltimento dei rifiuti, ma consentirà anche di acquisire dati utili all’attività di pianificazione e di programmazione della Regione, sia sul corretto impiego delle risorse stanziate che sulla verifica degli obiettivi previsti nel nuovo Piano rifiuti del Lazio.

L’utilizzo dell’applicativo Orso verrà coordinato dall’Arpa Lazio e coinvolgerà tutti i Comuni e gli operatori degli impianti di gestione del ciclo dei rifiuti, prevedendo criteri di premialità per le amministrazioni virtuose e favorendo una maggiore conoscenza e trasparenza sul ciclo dei rifiuti urbani a livello comunale e sovracomunale per migliorare l’efficacia e l’efficienza dei servizi di gestione. Nelle prossime settimane verranno organizzate attività di formazione sul territorio, con successivi interventi di supporto tecnico a beneficio di ogni Comune, come help desk dedicato ed assistenza diretta, per arrivare ad una capillare adesione al sistema Orso entro il prossimo 30 aprile.


Negli ultimi anni l’Amministrazione Zingaretti ha investito oltre 80 milioni di euro per favorire la riduzione dei rifiuti e sostenere la raccolta differenziata nei Comuni del Lazio attraverso la realizzazione di isole ecologiche e centri di compostaggio: un impegno rilevante che ha permesso di portare la differenziata nella regione dal 22% del 2013 al 47,34% del 2018 – così Massimiliano Valeriani, assessore al Ciclo dei Rifiuti, che ha aggiunto: con la piattaforma Orso sarà possibile continuare a monitorare la gestione dei rifiuti urbani e verificare la qualità dei servizi e degli interventi realizzati dagli enti locali per limitare la produzione degli scarti”.

 
Chiara Ruocco

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