Aprilia Libera, Città degli Alberi : comune chiarisca al MIMS i nostri quesiti PInQuA.

Aprilia Libera, Rosalba Rizzuto e Carmen Porcelli per La Città degli Alberi: il comune chiarisca al MIMS i nostri quesiti sul PInQuA e gli standard urbanistici.

“L’11 novembre la DIREZIONE GENERALE PER L’EDILIZIA STATALE, LE POLITICHE ABITATIVE, LA RIQUALIFICAZIONE URBANA E GLI INTERVENTI SPECIALI ha inviato al Comune di Aprilia le Osservazioni su progetto PINQuA del Comune di Aprilia (LT) (presentate da Carmen Porcelli, di Città degli Alberi, Andrea ragusa dei Grillini Apriliani e Cittadini Pentastellati e Rosalba Rizzuto di Aprilia Libera) sugli standards urbanistici – dissesto idrogeologico, esclusione VAS e RIR affinché l’assessore Ruberti fornisse, con una certa urgenza e su ciascun punto, delle risposte.
Apprendiamo con piacere che finalmente, a seguito delle nostre osservazioni, l’Alta commissione ha richiesto, al comune di Aprilia urgenti chiarimenti relativi al programma Pinqua al fine di evitarne la bocciatura. Non vorremmo mai e poi mai che la città perdesse questi importanti finanziamenti, che anzi vorremmo fossero raddoppiati, per le reali esigenze di recupero del territorio. È però essenziale che questi servano a migliorare la qualità della vita dei nostri concittadini e non certo che si prestino a possibili speculazioni private ed interessi politici. Il loro scopo è migliorare le periferie, i servizi e la qualità della vita e lotteremo fino alla fine perché questo avvenga. Secondo Il Mims tali osservazioni riguardando questioni di carattere urbanistico e ambientale attinenti i progetti di fattibilità – approvati, sottoscritti ed inviati dal Comune di Aprilia – al punto che ha specificato che “stante la rilevanza delle questioni sollevate, è stata coinvolta l’Alta Commissione che ha ritenuto necessario un chiarimento da parte del Comune, anche in funzione della valutazione della Commissione stessa sulla documentazione trasmessa per l’accettazione dei termini imposti dal PNRR, come previsto dall’art. 4 del DM 383 del 7 ottobre 2021”.
Il 17 novembre 2021 la Commissione Europea ha approvato la “Strategia del Suolo per il 2030” che sarà parte integrante dell’attuazione del Green Deal europeo. La strategia definisce misure per proteggere e ripristinare i suoli e garantire che siano utilizzati in modo sostenibile. La strategia annuncia inoltre una nuova legge sulla salute dei suoli, da approvare entro il 2023, che dovrà garantire, attraverso la tutela dei suoli, un alto livello di protezione dell’ambiente e di salvaguardia della salute delle popolazioni, partendo dal principio che suoli sani producono cibi sani. Anche il bando del MiMS va in quella direzione, poiché ha come obiettivo la riqualificazione e l’incremento del patrimonio di edilizia residenziale sociale, la rigenerazione del tessuto socioeconomico, nonché il miglioramento della qualità della vita dei cittadini, senza ulteriore consumo di suolo e secondo il modello della città intelligente.
Il 18 novembre l’assessore Ruberti annunciava la partecipazione all’edizione 2021 di Urbanpromo, al MEET di Milano con il progetto “La Città per tutte le età”, presentato all’interno della categoria “Progetti per il Paese”. La Proposta 3 presentata dal Comune di Aprilia per il PINQuA è uno dei numerosi programmi inseriti

in “Connessioni Verdi Urbane” e ha già ottenuto un finanziamento di 15 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile. A sentire le previsioni diramate dal sindaco, per dare dignità e servizi alle periferie di Aprilia, ne occorrerebbero 10 volte tanti.
In una recente intervista l’assessore Ruberti ha dichiarato, a proposito del Pinqua e riferendosi alla ex Freddindustria, che la Proposta 3 non prevede nuove colate di cemento perché “le cubature che verranno realizzate dai privati sono già autorizzate, quindi non ci sono autorizzazioni a nuove cubature” (effettivamente, solo considerando la cubatura delle due torri da 15 piani da piazzare nell’area verde davanti ai palazzi di via Leoncavallo equivale al volume occupato da 25 dirigibili), ma ammette, a proposito del nuovo stadio, che “per liquidare una società privata, (ndr: la AVR Consult, che aveva ricevuto la concessione del diritto di superficie di un’area e nel 2011 l’approvazione del progetto architettonico definitivo per la realizzazione e la gestione di un Centro Sportivo e servizi annessi per una superficie di mq 41.240 su un’area all’interno del Piano di Zona 167, mai realizzato) “è stata concessa un po’ di cubatura <piccola>”.
Emergono, dalle parole dell’assessore, una serie di contraddizioni:
• non è vero che AVR Consult non è riuscita a realizzare il progetto, ma semplicemente non lo ha realizzato, contravvenendo ai termini della concessione;
• non è vero che non si andrà a consumare nuovo suolo (lo ammette rispetto alla cubatura ceduta ad AVR Consult), ma rispetto ai 25.550 mq dell’attuale Quinto Ricci, di superficie a verde ne resta poco più della metà, il resto è edilizia privata, viabilità di servizio, parcheggi e una nuova strada che distruggerà il boschetto sulla riva destra del Fosso della Ficoccia;

• non è vero che le 4 palazzine da realizzare al posto delle tribune sono alte 3 piani, ma 4 piani, e la superficie edificata è oltre il doppio delle tribune, includendo tutte le superfici a servizi per attrezzature sportive sul lato verso il fosso;
• non è vero, dunque, che si risparmierà suolo con questo programma, perché molte delle superfici ora a verde saranno infrastrutturate a superstrade e rotatorie asfaltate e in area golenale.
• Infine, non è vero che il “bosco urbano” si estenderà per 3 ettari in continuità, poiché in quella superficie si includono parcheggi, strade di servizio, pertinenze, rotatorie, ponti, piste ciclabili e camminamenti. Semplicemente si vuol far passare per bosco urbano la sommatoria delle fasce intercluse tra Fosso e superstrade che passano all’interno del Quartiere primo.
Ciò che più sconvolge è quando, riferendosi a standard urbanistici relativamente alla zona dello Stadio Quinto Ricci (che, secondo PRG, è zona destinata a servizi e non ad edilizia residenziale), non applica il principio di reciprocità per quanto riguarda invece il quartiere Toscanini (che resterebbe privato dell’area destinata a standard urbanistici per il quartiere).
E se ciò non dovesse bastare, la quarta palazzina di via Bardi di AVR Consult e la parte della terza (destinata a residenza convenzionata) sono all’interno della fascia vincolata dei corsi d’acqua pubblici.
Ci auguriamo che nel frattempo gli uffici abbiano risposto al MiMS in maniera adeguata e convincente su questioni che, nonostante abbiamo più volte tentato di aprire un dibattito, l’amministrazione comunale non ha mai voluto chiarire. Ciò malgrado, secondo quanto ci risulta, saremmo gli unici, insieme all’associazione Tuteliamo, ad avere inviato osservazioni al dicastero, sulle quali l’amministrazione comunale ora dovrà fornire chiarimenti.

Chiara Ruocco

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