La Rida Ambiente torna a far discutere

L’intervista ad una 74enne residente in via dei Cinque Archi, mette in luce problematiche da tempo denunciate ed alcune sorte di recente

Torna a far discutere l’impianto della Rida Ambiente.
Le lamentele arrivano direttamente dai residenti, stanchi e stressati dai continui rumori provenienti dalla limitrofa centrale che rendono le notti insonne. I giorni precedenti sono stati un vero incubo per gli abitanti di via dei Cinque Archi: i miasmi avevano invaso le case; i bacilli trasportati dal forte vento rendevano l’aria irrespirabile e soffocante nonostante alcune abitazioni possiedono le finestre con i doppi vetri.

Da registrare che oltre alla diffusione di odori nauseabondi, i rumori dei macchinari presenti all’interno dell’impianto si rilevano di difficile sopportazione, in particolar modo la notte, costringendo i residenti a nottate complicate: “Il rumore ossessivo dei macchinari – ci racconta un’anziana del posto che vive a 100 metri circa dalla Rida – è presente e udibile sia di giorno che di notte, ma durante il periodo diurno lo stesso viene mistificato dalle auto che transitano su via dei Cinque Archi, ma di notte è palesemente fonte di disturbo. Per non parlare inoltre di un via vai di camion che trasportano compost, lasciando dietro di essi un “profumino” niente male! Il mio giardino – continua l’anziana 74enne – è poco distante dall’impianto, non ho più la certezza di poter coltivare alimenti. Mio marito ha partecipato a diverse riunioni di quartiere focalizzate proprio su questo argomento; è possibile che a breve prenderanno qualche iniziativa o provvedimento. Inoltre lo stesso è anche un esperto del settore e sostiene che l’impianto dovrebbe usare dei filtri in carbonio per evitare che odori di un certo tipo fuoriuscano, ma presumo che il loro costo sia di un certo spessore e quindi è presumibile che tale accortezza non venga utilizzata, specialmente nei fine settimana. Anche a Vienna esistono impianti di questo genere e gli abitanti è raro che si lamentino di strani odori.
Tuttavia – conclude – la mia vicina di casa non riesce a dormire, probabilmente si trasferirà.”

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L’anziana signora mette in luce anche un secondo aspetto: “Ai lati della strada di via dei Cinque Archi e nei fossi che costeggiano la stessa, persone incivili e maleducate, gettano sacchetti pieni di rifiuti dove prima erano situati i cassonetti, possibile che nessuno li veda o prenda dei seri provvedimenti? Addirittura in un piccolo scolo di acqua vicino casa mia una volta è stato trovato anche un copertone di un camion; per non parlare delle buche presenti in strada. I molti camion che transitano per Via dei Cinque Archi da e verso la Rida Ambiente ostacolano anche la normale viabilità degli automobilisti residenti nella zona tra cui un anziano, che con molta fatica, riesce ad uscire di casa.”

Un malcontento insomma che viene espresso senza mezzi termini e un malcostume che si diffonde troppo rapidamente. La voce della signora è una tra tante che non smette di lottare e di denunciare questa situazione, che apparentemente sembrava essere risolta. Ed invece come un’onda del mare che in ogni sua cavalcata prende forza, il tema dell’inquinamento ambientale e di recente anche acustico, sembrano possedere una nuova forza, forse più devastante.

Melania Orazi

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