Sciopero Istituto Vigilanza della Provincia: aderisce il 95% dei dipendenti

Arrivano i dati relativi allo sciopero dell’Istituto di Vigilanza della Provincia di Latina. Si astiene dal lavoro il 95% del personale.

Si può considerare un pieno successo lo sciopero indetto per oggi nell’Istituto di Vigilanza della Provincia di Latina.

Vi ha aderito, infatti, il 95% dei dipendenti.

Ad originare la manifestazione di dissenso la procedure di mobilità attuate dall’azienda a partire dallo scorso 12 ottobre.

Si legge nel comunicato dei dipendenti:

“Dopo vari confronti, dopo tante assemblee e richieste dei lavoratori impiegati nel servizio di Vigilanza di Terracina, lo sciopero di oggi e’ stato inevitabile per dire no alla posizione aziendale.

Ricordiamo che le OOSS sin dall’inizio hanno cercato di trovare soluzioni alternative prima dello sciopero di oggi.

La fumata nera di ieri sera in Regione Lazio innanzi al Dirigente Raffaele Fontana ha scaturito la furia delle guardie particolari giurate di Terracina.

Nonostante la volontà della Regione a suggerire strumenti alternativi, la società ha deciso di procedere e di licenziare il 50% della forza lavoro.

Le categorie sindacali volevano fortemente un percorso condiviso con ammortizzatori sociali e fuoriuscite volontarie.

Tutto ciò non è stato accettato dalla proprietà.

Gli interessi societari rimangono altri”.

Lo sciopero di oggi, annunciano i dipendenti della struttura, non rimarrà una iniziativa isolata:

“Il mancato accordo ci porta, come categorie del settore, ad annunciare altre manifestazioni.

Vista anche la chiusura totale dimostrata in data odierna durante lo sciopero.

Dopo la pressione dei lavoratori e l’intervento dell Commissario Altobelli della Questura di Terracina, il quale ringraziamo, che chiedevano un confronto alla società la proprietà, nella figura dell’Amministratore Delegato, negava il confronto.

La motivazione è stata che la società ha deciso solo i licenziamenti, non ci sono spazi di trattativa.

Il tutto accadeva fuori la sede della società, in Viale della Vittoria.

C’erano bandiere, fischietti e tanta solidarietà dei passanti cittadini di Terracina“.

Le ragioni della protesta

Il comunicato delle Guardie addette al presidio del sito di Via Appia si conclude in modo altrettanto energico:

A tutto ciò non ci arrenderemo, come categorie, e continueremo al fianco di questi lavoratori.

Oggi la fuoriuscita dal mondo del lavoro, specialmente in un settore critico, è inaccettabile senza soluzioni alternative.

Più volte è stata proposta la cassa integrazione.

In questo caso tale espediente avrebbe armonizzato la crisi aziendale.

L’atteggiamento della società è incomprensibile.

Lo denunciamo oggi e continueremo a farlo.

In queste ore – concludono i manifestanti – chiederemo autorizzazione all’ente preposto per predisporre un gazebo permanente innanzi la sede della società.

Non accettiamo la presa di posizione aziendale molto chiara e predisposta a soli scopi economici”.

di Massimo Pacetti

 

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