Sit-in a Velletri: stop agli impianti ed inchiesta su ciclo rifiuti

Il comitato No Biogas – No Discarica invita i cittadini a partecipare alla manifestazione di domani in piazza, due le richieste fondamentali

Domani 20 Novembre, alle ore 15.00, si terrà un Sit-In sotto la sede del Comune di Velletri, in piazza Cesare Ottaviano Augusto. Il comitato No biogas – No discarica di Velletri invita tutta la cittadinanza a partecipare con fischietti e trombette. Due le richieste fondamentali: sospensione immediata delle procedure d’approvazione degli impianti ed istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta ad hoc sul ciclo dei rifiuti di Velletri e dei Castelli Romani.
Il Comitato No Biogas – No Discarica di Velletri ha organizzato quindi per giovedì 20 novembre, una mega manifestazione sotto la sede del Comune di Velletri. Con questa nuova iniziativa pubblica il comitato cerca di fare pressione al Sindaco Fausto Servadio e a tutti gli amministratori, al fine di invocare l’immediata sospensione delle procedure amministrative di approvazione sia dell’impianto biogas della Volsca Ambiente e Servizi spa, sia della “Città della Monnezza”, soprannominata dagli esponenti dello stesso gruppo “Malagrotta bis”, della Ecoparco srl.

La cava di Lazzaria

La cava di Lazzaria

Ma data la gravità della situazione, si pensa che l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta ad hoc sul ciclo dei rifiuti di Velletri e dei Castelli Romani, sia un passo avanti per conoscere le intelaiature che vi si nascondono. In opposizione agli impianti, da Ottobre 2014 circa 200 imprenditori e cittadini di Velletri, Lanuvio, Aprilia e Cisterna hanno presentato alla Regione Lazio ed alla Provincia di Roma delle articolate osservazioni tecniche di contrarietà firmate da tecnici iscritti ai rispettivi albi professionali: un chimico, un agronomo, un architetto e un perito industriale.
In particolare, l’impianto a “Bio”gas della Volsca Ambiente e Servizi srl, che costerà oltre 20 milioni di euro di soldi pubblici, dovrebbe sorgere in località Colle Rosso, nei pressi di contrada Lazzaria. La struttura potrebbe essere stata progettata con assegnazione diretta e senza gara d’appalto dagli ingegneri Gian Maria Baruchello e Bruno Guidobaldi, considerati molto vicini al monopolista dei rifiuti Manlio Cerroni. Il nuovo impianto dovrebbe trattare oltre 33 mila tonnellate di rifiuti all’anno.
La “Città della Monnezza” della Ecoparco srl, invece, dovrebbe nascere in località Lazzaria, a pochi metri dal “bio”gas Volsca. Il progetto prevede, in particolare, la realizzazione nel mezzo dei campi coltivati, vigneti, uliveti e frutteti di una mega discarica da 2 milioni di metri cubi, un TMB da 100 mila tonnellate, un impianto per il trattamento di 30 mila metri cubi di rifiuti speciali liquidi e un altro “bio”gas da 40 mila tonnellate.
Entrambi i progetti, in ogni caso, comporterebbero l’arrivo di oltre 200 mila tonnellate all’anno di rifiuti indifferenziati, inquinando le nostre terre, fonte di ricchezza agricola.
Alla faccia dei clamorosi arresti di gennaio scorso e dell’avvio dello storico “processo Cerroni”, il monopolio del “re di Malagrotta” anziché arrestarsi sotto i colpi della giustizia, sembra estendersi e rafforzarsi, ma il comitato domani scenderà in piazza per obiettare a qualsiasi forma di “distruzione di massa”. Si attende una grande affluenza di persone per di no alla discarica.

Melania Orazi

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