111 anni dalla morte di Menotti Garibaldi

Aprilia celebra uno dei padri della storia locale.

Il 22 Agosto 1903 moriva di malaria Domenico Menotti Garibaldi, figlio di Giuseppe e Anita Garibaldi, politico, militare e patriota italiano.
Oggi, a ben 111 anni di distanza, se ne celebra il ricordo, inevitabilmente legato al patrimonio culturale della nostra città. Garibaldi, infatti, fece finanziare dal governo una vasta tenuta che comprendeva un terreno agricolo sito in località Carano, qui divenne un apprezzato imprenditore, partecipò alle opere di bonifica, acquistò un casolare ed ivi trovò la morte. La tomba di famiglia dove è seppellito assieme ai propri cari, immersa in un suggestivo bosco di bambù, fu voluta da lui stesso, come simbolo di comunione tra i due grandi amori della sua vita: l’Italia e il Brasile.

La celebrazione, tenutasi quest’oggi proprio in località Carano, ha visto un’assidua partecipazione: presenti l’assessore Porcelli, membri del Comitato “Salviamo Carano”, la signora Costanza Buscaglione, discendente dei Garibaldi e custode del mausoleo, o ancora membri del Comitato Campoverde, dell’Associazione Anpi ed una corona di fiori è stata gentilmente offerta dall’agenzia Fantini e Zanettini.
L’assessore Porcelli è intervenuta a nome del comitato “Salviamo Carano”, soffermandosi sulla necessità di valorizzare al meglio l’oasi naturale del quartiere, e tutelarne l’immenso patrimonio ambientale contro ogni tipo di speculazione edilizia. A tal proposito, il Comitato sta proseguendo con la raccolta di firme per includere il territorio di Carano nei “Luoghi del Cuore”, censimento di tutte le “località da non dimenticare”, voluto dal FAI (Fondo Ambiente Italiano).
Non sono mancate, tuttavia, le polemiche: “La scarsa considerazione del luogo da parte dell’Amministrazione è quanto meno sbagliata” -afferma il giornalista G.Compagno- “Per non parlare del fatto che a Mostardas, città brasiliana gemellata con Aprilia proprio in virtù della figura di Menotti, l’intera famiglia Garibaldi viene celebrata per una settimana ogni anno”. Prosegue Compagno: “Sempre a Mostardas,per la morte del sindaco d’Alessio sono stati proclamati ben 3 giorni di lutto cittadino; con la morte del sindaco di Mostardas, l’Amministrazione non ha nemmeno inviato un Comunicato. Un’inottemperanza ingiustificabile”.

garibaldiSofia Boni

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