Ad Aprilia giornata dedicata all’Arma dei Carabinieri

In occasione della festa per la Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma, celebrati anche i 30 anni della formazione del Comando Compagnia di Aprilia

Una mattinata di celebrazioni dedicate all’Arma dei Carabinieri.

Questo ha vissuto la nostra città quest’oggi, ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona della Benmerita.

Dopo la celebrazione della Santa Messa nella chiesa di San Michele, tutte le autorità presenti si sono spostate al Teatro Europa, dove la Fanfara ha regalato ai presenti una splendida esibizione.

In prima fila erano schierate tutte le autorità civili e militari della Provincia di Latina, a partire dal Sindaco Antonio Terra ed il neo Prefetto di Latina Maria Rosa Trio.

Proprio il Sindaco Terra ha preso la parola per primo, una volta salito sul palco, sottolineando lo stretto legame tra la città di Aprilia e l’Arma:

Fin dalla sua fondazione – ha ricordato il primo cittadino – Aprilia ha ospitato l’Arma dei Carabinieri.

Un legame forte che si è consolidato nel corso di questi 80 anni”.

L’intervento del Comandate Provinciale dei Carabinieri, Colonnello Gabriele Vitagliano, ha ripercorso la storia della ricorrenza odierna.

Ovvero il ricordo della battaglia di Culqualber, in Etiopia durante la Seconda Guerra Mondiale, dove un  gruppo di Carabinieri resistette al nemico fino al quasi totale annientamento.

Lo stesso Colonnello, dopo aver donato una targa commemorativa alla figlia di un carabiniere scomparso di recente, ha sottolineato come

la città di Aprilia cresce di pari passo alla presenza dell’Arma sul territorio.

Si è partiti con una caserma, poi il passaggio a Comando Compagnia e, dal 2011, Reparto Territoriale”.

Il ricordo del primo Comandante della Compagnia di Aprilia

 

A salire gli scalini del palco del Teatro Europa è stato anche il primo Comandante della Comando Compagnia di Aprilia, l’allora Capitano Giuseppe Finocchiaro.

Al termine dell’esibizione della Fanfara, abbiamo chiesto al Colonnello Finocchiaro un suo ricordo di quel lontano 1987:

La criminalità ad Aprilia – ha ricordato Finocchiaro – era a livelli estremamente alti.

Il sequestro Bulgari Calisson, la rapina con ostaggi alla posta di Campoleone, l’attacco alla nostra caserma.

Insomma, c’era una vera e propria emergenza, che ha visto anche la città al centro di una interpellanza parlamentare.

All’epoca ero Comandante del Reparto di Latina, quindi avevo conoscenza della situazione.

La prima sede della Compagnia fu una scuola, che non ci fu nemmeno tempo di preparare.

Lavorammo noi stessi per risistemare l’edificio e renderlo una vera e propria caserma.

Chiesi di avere sotto il mio comando solo ragazzi celibi, che furono davvero eccezionali.

Erano persone normali, ma in grado di compiere azioni straordinarie.

Non avevamo neanche gli armadietti, ma in pochissimo tempo riuscimmo a creare una Compagnia di prim’ordine, sia sotto il profilo amministrativo che pratico.

Ci fu una condivisione delle responsabilità che rese il lavoro estremamente efficace.

Senza dimenticare l’importante supporto della popolazione, l’aiuto reciproco ha sicuramente agevolato il nostro lavoro.

Nel solo primo mese ricordo che riuscimmo a compiere 33 arresti.

In questi trent’anni – ha concluso il Colonnello – Aprilia è cambiata completamente, me ne sono accorto anche in questo breve ritorno.

Sono rimasto in contatto con persone che vi prestano servizio, e so che le minacce all’ordine pubblico ci sono ancora.

Ma il lavoro dei colleghi è encomiabile, i risultati positivi raggiunti lo dimostrano.

La cosa più importante, comunque, rimane la collaborazione dei cittadini.

Perché solo collaborando si può avere uno Stato “corretto” e non “corrotto”.

di Massimo Pacetti

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