Celebrazione defunti, il ricordo commemorativo del maestro Guadagnuolo.

In occasione della celebrazione dei defunti del 2 novembre, il maestro Guadagnuolo ha voluto reinterpretare l’opera “L’Orfeo” di Tripisciano.

In occasione del 2 Novembre, celebrazione dei Defunti, Guadagnuolo con la sua opera pittorica, ricorda quest’avvenimento attraverso una scultura “L’Orfeo” in marmo del 1898, del suo conterraneo Michele Tripisciano, il M° Guadagnuolo ne dà un’interpretazione espressiva della “Morte di Orfeo”, il Maestro, anche lui di Caltanissetta (è nato cento anni dopo Tripisciano).

La “Morte di Orfeo”, il tema greco – mitologico viene affrontato in forma evocativa da Guadagnuolo, la morte serena di Orfeo, tra le onde marine, coinvolge natura e creato. Non vi è narrazione nell’opera, ma rivela la condizione umana, particolarmente cara a Guadagnuolo, nel momento in cui Orfeo, incontra con rassegnazione la morte, liberatrice di affanni e delusioni terrene, per lenire quello straziante dolore di sposo infelice. Lo sfondo assegna alla scena, un aspetto poetico – musicale; la prospettica testa di Orfeo divide simbolicamente l’anima dal corpo, anche se Orfeo pur desolato e abissale, rinuncia alle miserie della materialità portando con sé l’essenza di una nuova vita divina, per trovare quella luce, che gli permetterà di incontrare, questa volta per sempre, la tanto amata Euridice.

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