Inizia la “ripartenza” a seguito dell’emergenza Coronavirus. La lettera del Sindaco Terra.

Lettera aperta del Sindaco Antonio Terra alla Città in vista della “ripartenza” dall’emergenza Coronavirus.

Carissime e carissimi apriliani,

da questa mattina, con il graduale allentamento delle misure restrittive varate dal Governo due mesi e mezzo fa, inizia un nuovo percorso. I negozi che riaprono, le aree giochi nei parchi pubblici di nuovo accessibili, la possibilità di riabbracciare amici e di rivedere collaboratori e colleghi è il primo passo verso un ritorno ad una nuova normalità.

Non vi nascondo che il cammino che inizia oggi non sarà breve e privo di ostacoli e difficoltà. I due mesi che abbiamo vissuto, chiusi nelle case e senza possibilità di incontrare persino le persone più care, hanno rappresentato per molti un vero e proprio terremoto. Non solo da un punto di vista affettivo e psicologico, ma – spesso – anche sotto il profilo economico e lavorativo. In queste settimane ho avuto modo di ascoltare (e talvolta incontrare) imprenditori che non riapriranno o che si domandano cosa sarà delle loro aziende, famiglie che hanno perso il lavoro e non sanno cosa accadrà loro nei prossimi mesi, giovani appena laureati che si trovano a dover ripensare progetti e aspirazioni.

Penso anche a quanti hanno perso in queste settimane una persona cara e non hanno potuto neanche rivolgerle l’ultimo saluto o assisterla nel momento più doloroso.

Sono storie di sofferenza e dolore che credo non dimenticheremo facilmente, anche se con il tempo – ne sono convinto – torneremo a livelli di sviluppo e benessere forse anche superiori a quelli di prima.

Mai come in questo periodo ci siamo resi conto dell’importanza delle relazioni, di come occorra non dare mai nulla per scontato, di quanto il lavoro sia fondamentale e non solo perché da esso dipende il proprio sostentamento economico, ma anche la propria realizzazione personale.

È questa consapevolezza che deve ora guidarci in una nuova fase. Oggi sappiamo, forse più di ieri, quali siano le cose preziose nella nostra vita. Sono esse – affetti, lavoro, relazioni – la “posta in gioco” nel nostro futuro. Mai come oggi, esse dipendono dai nostri comportamenti individuali e collettivi. A partire da questa mattina, finisce il momento della coercizione e inizia quello della responsabilità. È un po’ come divenire adulti una seconda volta: siamo chiamati a comportamenti responsabili non tanto perché altrimenti andiamo incontro a sanzioni (che pure ci saranno). Ma soprattutto perché un agire irresponsabile ci proietterebbe di nuovo in una fase 1 ancor più grave e pericolosa, per noi e per gli altri.

Ecco perché, nel salutare questo avvio di percorso, mi sento di rivolgere un appello pubblico a ciascuno: mantenere le distanze non significa rinunciare alle nostre relazioni, anzi. Significa proprio salvaguardarle. E con esse, proteggere il nostro futuro, la nostra comunità, la nostra Città.

Proprio in questa ottica di ricostruzione e di cura del futuro, il Comune di Aprilia sarà in prima linea, nel supportare imprese, lavoratori e famiglie. Contiamo, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane, compatibilmente con il bilancio dell’Ente, di varare alcune misure di aiuto. Puntiamo poi ad accelerare i cantieri già finanziati, per assicurare infrastrutture in grado di rilanciare l’economia cittadina e per mettere ancor più a frutto le azioni annunciate dal Governo.

Fra pochi giorni celebreremo insieme la Festa della Repubblica, che è la giornata in cui siamo chiamati a ricordare il modo in cui stiamo insieme. Sarebbe bello, in quella occasione, fare un bilancio di queste prime settimane, guardarci indietro e scoprire non solo che la curva dei contagi non è risalita, ma che in maniera ordinata e talvolta persino con un pizzico di originalità, abbiamo saputo mettere in atto gesti e azioni responsabili, abbiamo iniziato a ricostruire quel tessuto di produttività e relazioni che ci rendono grandi, anche oggi. Come italiani e come apriliani.

Buon lavoro a tutti.

Il Sindaco, Antonio Terra

One Response to Inizia la “ripartenza” a seguito dell’emergenza Coronavirus. La lettera del Sindaco Terra.

  1. Quando in questo frangente si pensa solo all’interesse di aprilia ,non ci deve essere solo la motivazione di chi è morto anzi deve essere uno sprone a poter guardare non solo il centro della città ma andare a verificare ad persona o aziende lo status di difficoltà che si sono trovati di fronte senza nessun volere loro ,ma che devono porvi dei rimedi per non rendere ancora di più cagionevole le prospettive dell’aziende,ora serve la vera dimostrazione di stare accanto ai piccoli e grandi imprenditori per risolvere i loro problemi ,se poi continuiamo a dire bisogna solo pagare i tributi è una pazzia che solo menti folli possono far partorire.Ora bisogna allungare una mano per salvare il nostro tessuto economico ,altrimenti andrà tutto a puttane,e non si avrà più la valenza di chiedere la partecipazione alla finanza della città.In questi momenti serve la coesione di tutti, rossi,bianchi,neri, gialli.Dico solo lasciamo perdere le rivalità di partiti,pensiamo alla nostra città.

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