“344 mila di consulenze e tasse altissime”

Il Comune alza le tasse ma non diminuisce le sue spese. Mammucari:”In solo sei mesi per le consulenze accordate ai vari professionisti sono stati spesi oltre 344.000,00 di euro somma pari ai maggiori incassi derivanti quest’anno dall’aumento dell’addizionale IRPEF”

Si alzano le tasse ma non si riducono i costi delle consulenze e delle spese legali. E’ questa l’accusa che il PD di Aprilia muove contro l’Amministrazione Comunale. “Appena di un mese fa l’approvazione di una manovra lacrime e sangue per i cittadini apriliani con un aumento delle tasse mai visto in passato soprattutto per le famiglie più povere e per quelle attività produttive più colpite dalla crisi”, scrive Alessandro Mammucari, Segretario del Partito Democratico, ricordando il Bilancio Preventivo approvato quest’estate. “Al massimo-prosegue- l’aliquota sulla prima casa, addizionale comunale IRPEF con un aumento medio del 80%, super aumento tari per bar e ristoranti e un aumento sottaciuto per quanto riguarda le mense ed il trasporto scolastico a seguito dei mancati adeguamenti degli scagli ISEE”.

“Di fronte a questi dati amari per i cittadini apriliani, ancora più grave ciò che emerge dai dati pubblicati dal Ministero dell’Economia sulle spese compiute dal Comune di Aprilia nel primo semestre 2015. In solo sei mesi per le consulenze accordate ai vari professionisti sono stati spesi oltre 344.000,00 di euro somma pari ai maggiori incassi derivanti quest’anno dall’aumento dell’addizionale IRPEF. In momenti di difficoltà un amministrazione avveduta risparmia e riduce i costi come quelli delle consulenze affidate ai soliti noti. Ancora quasi 200.000,00 di euro per i compensi pagati ad avvocati per le spese legali ed il contenzioso in corso da parte del Comune di Aprilia, nonostante un ufficio legale presente all’interno della struttura amministrativa, oltre 90.000,00 di euro per i compensi pagati ad imprese esterne, sempre a chiamata diretta e senza il filtro della gara, per l’assistenza ai computer del nostro comune, per finire con i lavoratori interinali cui il Comune fa costantemente ricorso per oltre 120.000,00 di euro senza sapere i criteri di selezione dei fortunati lavoratori”, continuna Mammucari.

“In poche parole la solita storia, entrate ridotte da un evasione galoppante e da un assenza di controllo sul fronte dei tributi locali nonostante l’avvio della gestione diretta dei tributi, spesa improduttiva per la collettività ma utile, elettoralmente, per chi amministra sempre a gonfie vele il tutto condito dall’immancabile aumento delle tasse sui contribuenti che diligentemente adempiono al loro dovere fiscale per far quadrare i conti”, conclude.

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