“Ad Aprilia manca l’amore per il proprio territorio”

Prendono posizione i consiglieri Porcelli e Boi a seguito della notizia legata alla richiesta di una nuova discarica sul territorio

Dopo la frecciata indirizzata dal Partito Democratico, a prendere parola sono i Consiglieri Roberto Boi e Carmen Porcelli, i quali chiariscono la propria posizione su impianti e gestione dei rifiuti.

porcelli boi

Ci fa riflettere il fatto che, mentre sollevavamo la questione della sorgente della Reggia Turno, nessuna forza politica, ad eccezione dei Cinque Stelle, si sia mobilitata a difesa del territorio, in fondo si era trattato solo di “cancellare” una sorgente storica e, conseguentemente, di non tener conto che in una zona vincolata – sotto l’aspetto paesaggistico, ambientale e archeologico – si sta per realizzare un impianto di depurazione, costoso e inutile, e chissà cos’altro visto che nel mese di agosto 2015 l’assessore all’ambiente Lombardi, rispondendo alle domande di un giornalista di un noto settimanale, sulla possibilità di realizzare un impianto all’interno del vecchio sito della Yale, affermava che la proprietà del sito, una società che trattava rifiuti inerti, non aveva depositato fino a quel momento ancora nessun progetto. Su questa vicenda abbiamo ricostruito in questi mesi l’assetto societario della fiduciaria, che ha poi acquisito la proprietà del vecchio sito industriale, ed abbiamo puntato il dito sulla mancata difesa di questa zona nell’ambito dell’approvazione del nuovo schema del Piano provinciale dei rifiuti, con la quale è stata recepita la delibera 199 del 22 aprile 2016 della giunta regionale; ci saremmo aspettati insomma che nel definire lo schema delle aree il consigliere provinciale di Aprilia facesse presente che al nord del territorio comunale era stata “dimenticata” una sorgente e che quell’area non poteva ospitare un impianto, così come non è stato fatto presente che sul nostro territorio esistono vecchie discariche – autorizzate ai tempi in cui hanno operato – poi dismesse ma mai bonificate. Sempre nella delibera approvata dall’amministrazione provinciale abbiamo letto “che non sono emerse criticità” mentre a nostro avviso ci sono eccome: basti solo pensare al fatto  e lo afferma l’analisi sul contesto territoriale realizzata da Emas la qualità del sottosuolo nella nostra provincia, in particolare nel nord, rispetto alle percentuali di siti da bonificare, costituisce una aggravante poiché nel primo quadrante della provincia insistono i 48% dei siti più inquinati della provincia: come se non bastasse la presenza di siti inquinati nella nostra città è tale da far balzare Aprilia al primo posto dell’elenco provinciale poiché presenta la maggiore concentrazione di siti da bonificare pur avendo una superficie ed una concentrazione di popolazione inferiore rispetto a Latina. La delibera n. 199 del 22 aprile 2016 aggiunge che non servono altri impianti di trattamento anzi, alcuni verranno riconvertiti per trattare la raccolta differenziata e che non servono altri inceneritori; al punto c) delle conclusioni della 199, però, è scritto che serviranno delle discariche nelle quali andranno depositate le parti residue del trattamento, pertanto poiché occorreranno almeno altri tre anni per definire il tutto e ben due per realizzare una discarica, si aumenteranno le quantità autorizzate rispetto a quelle esistenti e aumenteranno i quantitativi che andranno bruciati a Colleferro.
Vincenzo Giovannini
Dunque rispetto a questo il consigliere Giovannini cosa ha detto? Riportiamo testuale: il consigliere del Pd ha ribadito la “necessità di avviare un percorso che consenta di rendere la gestione del ciclo dei rifiuti autonoma in funzione delle esigenze del territorio” ed ha aggiunto che sulla questione dei rifiuti “sia stata avviata la scelta più idonea sottolineando l’importanza dell’unanimità del Consiglio e dell’Assemblea dei sindaci”. Questa è stata la sua posizione, tanto che ha approvato le mappe per l’individuazione delle aree adatte dando così il via a rilasciare l’autorizzazione per la realizzazione di una discarica ad Aprilia”.
Non manca, inoltre, una critica aperta all’Assessore all’Ambiente del Comune di Aprilia: critica legata allo stile di comunicazione dell’Assessore di maggioranza.
Foto di Fabrizio Melocchi

Foto di Fabrizio Melocchi

Naturalmente da questo ragionamento non sfugge il Comune di Aprilia: la proposta per la realizzazione dell’impianto è stata protocollata giovedì 14 luglio, ma cosa ha fatto nei successivi cinque giorni l’assessore Lombardi? Si è limitata a scrivere un post su Facebook, alcune ore dopo la conferenza stampa del Pd, nella quale si portava a conoscenza la popolazione dell’infausta notizia, nella quale annunciava che l’indomani sarebbe stata ricevuta dall’assessore regionale all’ambiente; ma da giovedì al lunedì successivo, capiamo pure che c’è stato il week end di mezzo, ma l’assessore di cosa si è occupata? Inoltre nella delibera approvata dall’amministrazione provinciale c’è scritto chiaramente, e le nostre non sono opinioni, che l’individuazione delle aree atte ad ospitare impianti sono state definite sentendo l’autorità d’ambito e i rispettivi comuni (pag. 6 della delibera), ci sembra strano che oggi anche il sindaco Terra, il quale era a conoscenza di tutto, finga di cadere dal pero. Come mai nelle varie conferenze dei servizi il Comune di Aprilia non si è mai opposto fino in fondo ad alcune strutture?  Cosa ha fatto il sindaco per bonificare il terreno sulla Nettunense? E come mai, al fine di tutelare davvero il paesaggio e il territorio e soprattutto la salute umana, non ha voluto cristallizzare la situazione ponendo le basi per l’approvazione di un piano regolatore generale o di una variante speciale per i siti ad alta pericolosità? La risposta è semplice ed è nelle cose che abbiamo sotto gli occhi: manca la volontà politica, manca una programmazione del territorio, manca l’amore per la città”. 

One Response to “Ad Aprilia manca l’amore per il proprio territorio”

  1. Emanuele Campilongo

    Faccio presente al Consigliere Porcelli che anche i movimenti Noi con Salvini e Aprilia in Prima Linea si sono spesso occupati da tali tematiche e in un recente convegno – 2 luglio – si è abbondantemente discusso anche del caso della Reggia di turno oltre che di biogas. Giusto per precisazione. saluti.

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