APL: “Tasse locali ultima fermata”

Aprilia In prima Linea interviene in merito al tema più discusso attualmente  e che ha suscitato forti polemiche e fermenti maggioranza ed opposizione. La lista ricorda come nell’ultima campagna elettorale si sia fatta portavoce di un modo nuovo di gestire la cosa pubblica: chiesero a gran voce “che il Comune divenisse la roccaforte sociale dei cittadini”. Ora-commenta- “non è altro che il complice del sacco dei cittadini italiani”.

“Parlare di tributi locali in questo periodo è come parlare di corda a casa dell’impiccato, ma, è altrettanto evidente, che tantissime famiglie si stanno immedesimando sempre più nel ruolo di quest’ultimo. La cosa più sconvolgente è i Comuni, non escluso quello di Aprilia, si stanno ormai schierando sempre più a favore delle politiche predatorie da troppo tempo portate avanti dai vari Governi non eletti e impostici dall’Europa, abbandonando i cittadini a loro stessi: a dirlo è  Sabrina Esposito Montefusco, Presidente della Lista Aprilia In Prima Linea.

Aprilia in prima linea

“Se vi state in questi giorni barcamenando tra Tasi, Tari e Imu e vi rendete conto che il salasso è enorme, prima di proseguire con la lettura mettetevi seduti- avverte -Nel 2015, secondo le direttive impartite dall’Europa e pedissequamente osservate dal nostro Governo, la tassazione sugli immobili (e di conseguenza le tasse locali che sono state utilizzate per mascherare la necessità di fare cassa) passerà da una media del 3,3 x 1000 al 6 x1000 e termineranno le detrazioni di cui finora abbiamo beneficiato. In pratica, un raddoppio della tassazione. E i servizi legati a queste tasse? I famosi servizi indivisibili? Toglietevi dalla testa che vengano migliorati e potenziati perché ormai secondo lo schema consolidato lo Stato utilizza le amministrazioni locali solo come l’esattore finale della depredazione, è la colpa di queste ultime è quella di non aver assolutamente lottato per impedire che questo accadesse.”

“Per rimanere al discorso dei servizi indivisibili e necessari, vi basti pensare che sempre da più parti i baluardi del servizio pubblico locale sono oggetto di tentativi di spacchettamento, spoliazione e privatizzazione. Sempre più project financing (una vera e propria coltellata per le casse comunali e manna dal cielo per le ditte private), sempre più passi indietro del ruolo dello Stato e dei Comuni ai quali però noi paghiamo tasse pesantissime. Se questo non vi basta, ricordate che per quanto concerne la spesa sanitaria, i ticket a carico dei cittadini sono aumentati in 3 anni del 25 % mentre le prestazioni pubbliche stanno spaventosamente evaporando.”

“Chiediamo- conclude Sabrina Montefusco – che ci sia un cambio di rotta: la nostra città ormai è sempre più identificabile da tutti gli indicatori economici e sociali, con le realtà depresse del meridione che non con il centro nord, e se non vogliamo alzare bandiera bianca per sempre bisogna cambiare registro subito.”

Melania Limongelli

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