Aprilia Possibile e Città degli Alberi unite contro la delibera sull’affidamento delle aree verdi

Nella conferenza stampa di questa mattina i due movimenti hanno spiegato le ragioni della loro contrarietà al progetto che riguarda le aree verdi cittadine

La delibera di giunta che affida le aree verdi non utilizzate alle società sportive è ancora oggetto di critiche.

Già nei giorni immediatamente successivi la firma dell’atto, alcune forze di opposizione si erano dette contrarie.

Ora scendono in campo altri due movimenti fortemente contrari al provvedimento: Aprilia Possibile ed Aprilia la Città degli Alberi.

I referenti dei due gruppi, Roberto Fiorentini e Gianni Battistuzzi, hanno spiegato le loro ragioni questa mattina, in una conferenza stampa congiunta:

“Ad Aprilia – ha esordito Battistuzzi – il verde c’è.

Ma è il come viene utilizzato che va rivisto.

La legge 10/2013, ad esempio, non ha mai trovato attuazione.

E questo nonostante nel 2015 sia stata approvata da questa stessa Giunta la delibera che prevede la piantumazione di un albero ogni nuovo nato.

Ma ci sono anche tanti altri esempi della politica arborea fallimentare dell’Amministrazione.

Basti pensare a quanto accaduto a Largo delle Rose.

Avevamo contattato noi stessi un esperto per avere un quadro più chiaro rispetto alle condizioni degli alberi presenti.

Ci fu detto – ha ricordato il referente di ACDA – che bastava abbatterne due per preservare il verde in quella zona.

Consegnammo il responso al Comune che, per tutta risposta, fece realizzare un’altra perizia.

In cui veniva constata la malattia di tutte le piante presenti.

Il problema è che in questa città gli alberi vengono fatti morire.

Il solo progetto della forestazione al Quartiere Toscanini non può bastare.

Ma purtroppo manca la volontà di curare in maniera adeguata il verde pubblico.

E la concessione ai privati ne è una dimostrazione lampante.

Un progetto come quello presentato è inaccettabile”.

La posizione di AP

Dello stesso tenore le affermazioni di Roberto Fiorentini, responsabile di Aprilia Possibile.

Il quale si è però spinto oltre rispetto ai risvolti politici della vicenda:

Scrivere nella delibera che le aree verdi affidate sono “inutilizzate” – ha spiegato – significa ammettere il proprio fallimento.

Negli ultimi dieci anni di governo della città l’Amministrazione non è riuscita a mettere in piedi un progetto serio ed efficace per la riqualificazione delle aree verdi.

Il motivo è presto detto: è stata una precisa scelta politica.

Perché, altrimenti, affidare all’Assessorato ai Lavori Pubblici la cura del verde, piuttosto che all’Assessorato all’Ambiente?

E poi mi viene in mente un’altra considerazione.

Non sarà che il progetto presentato qualche tempo fa dall’Assessore Marchitti per la buca di Via delle Margherite c’entri qualcosa?

Siamo consapevoli – ha ribadito Fiorentini – che le aree verdi della città necessitano di miglioramenti, e che le società sportive abbiano bisogno di maggiori spazi.

Ma la proposta della Giunta, cioè affidare a privati delle aree di interesse pubblico, va ritirata immediatamente.

Anche perché va contro l’articolo 30 del regolamento sulle aree verdi.

Il quale prevede che esse siano dotate di giochi per bambini e a beneficio della comunità tutta.

Ma se l’area viene adibita a campo per attività sportiva, chi ci dice che poi il privato non affitterà le sue strutture solo ai suoi tesserati?

Senza poi parlare delle “strutture ricreative” previste nel bando, che altro non sono se non attività commerciali.

Il progetto, così come è strutturato, non è altro che una trovata elettorale per accaparrarsi il voto di questi privati”.

Nessuno dei due movimenti ha utilizzato giri di parole.

Resta da vedere, dopo le votazioni di maggio, come si vorrà procedere su questo tema.

di Massimo Pacetti

 

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