Campioni sul campo di gioco, ultimi nelle infrastrutture. E’ polemica

Il consigliere Vincenzo La Pegna, dopo il travolgente risultato sportivo della Giò Volley, e la promozione ottenuta con merito sul campo di gioco, pone l’accento sulla mancanza di strutture ed impianti in Città: “Qui ci sono soltanto prime pietre”

 

La Giò Volley campione sul campo di gioco, promossa a pieno titolo. Ma la Città rischia la zona retrocessione in quanto ad impianti e strutture destinate allo sport. Si tratta di un’amara constatazione, condita da polemica politica, di fronte tra l’altro all’ennesimo trionfo sportivo di un team apriliano che si ritrova in categorie superiori senza adeguati spazi per ospitare allenamenti, partite di campionato e tifoserie crescenti.

 

L’ex assessore Vincenzo La Pegna, oggi all’opposizione a presiedere il gruppo di Fratelli d’Italia, non ha mancato di sottolineare le tante promesse disattese, una tra tutte il palazzetto dello sport, la cui realizzazione viene rinviata di mese in mese… dal 2013.

 

“A margine dei più sinceri auguri per l’ottimo risultato raggiunto dalla Giò Volley da parte del nostro gruppo consiliare – ha detto La Pegna (nella foto sopra) –  emerge in tutta la sua criticità l’emergenza impianti sportivi di rilievo per la nostra città. A distanza di decenni di promesse e di pose delle prime pietre, ci troviamo di fronte alla impossibilità e alla inefficienza da parte di questa amministrazione Terra di riuscire a programmare una qualsiasi iniziativa tesa a dare risposte al territorio in merito. Del  famoso sogno del palazzetto dello sport che doveva essere uno dei fiori all’occhiello per una città di circa 80 mila persone, non è rimasto altro che l’occhiello. Già, uno specchietto per le allodole per le campagne elettorali di questa amministrazione, non solo per non aver fatto rispettare al Trenta Stelle la prevista compensazione per il piano di lottizzazione, ma anche per la scellerata scelta di non incassare le fideiussioni a suo tempo previste e volatilizzate con atti vergognosi che si sono approvati a proprio piacimento nel non dare modo ai costruttori di intervenire nuovamente su quell’area se non avessero costruito il palazzetto. Questo sembrerebbe solo un altro favore ai costruttori, ma ancora più grave una presa in giro per i cittadini, efficace a dire il vero per farsi rieleggere con pochissimo scarto di voti”.
Naturalmente, il problema non riguarda soltanto la Giò Volley, il cui team rappresenta oggi solo la punta dell’iceberg dell’eccellenza nello sport apriliano. Ci sono decine di altre realtà piccole e grandi, ma soprattutto importanti, che soffrono la carenza di spazi ed impianti adeguati.
“Ci duole constatare – continua il capogruppo di Fratelli d’Italia La Pegna – che ancora una volta prenderanno in girò una città ed i vertici di compagini sportive approdate alle categorie nazionali ed internazionali, come lo United Aprilia C.5 e altre discipline dette minori ma non per questo meno importanti, che hanno la formale necessità  di avere a disposizione un palazzetto dello sport in città per poter giocare in termini di regolamento, senza fuggire in paesi vicini. A questa disastrosa situazione nell’ambito sportivo, va di pari passo la vergognosa situazione delle strade di tutta la città, che se non fosse stata per la scorsa campagna elettorale, non avremmo avuto nemmeno qualche strada asfaltata. Per questo, sono stati già inviati atti agli organi competenti, come Procura della Repubblica ed Anac da parte del sottoscritto e del collega capogruppo della Lega Roberto Boi. Ora leggiamo di prestiti e mutui milionari per poter intervenire al rifacimento del manto stradale, dopo che in più di dieci anni l’amministrazione Terra non è riuscita a fare un minimo di programmazione. Questo nostro intervento più che all’attuale assessore che prova ad intervenire in emergenza e a cui auguriamo di non proseguire sulle orme precedenti, va indirizzato ai suoi precedessori, i quali in spregio alle più comuni norme edittali, hanno fatto bello e cattivo tempo, autorizzando asfaltature non coperte finanziariamente e senza autorizzazioni. Speriamo solo che non si debba aspettare un’altra campagna elettorale per vedere qualche strada asfaltata, visto che più del 90% dell’asse viario è completamente e vergognosamente disastrato (dal centro alle periferie)”.

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