Consiglio Straordinario: invece delle dimissioni del Sindaco arriva l’abbandono dell’aula da parte dell’opposizione

La protesta nel Consiglio di questa mattina è stata avviata dal Consigliere Giusfredi, seguito da tutto il centrodestra. La maggioranza attacca: “Mancanza di rispetto, evitato il confronto”

Doveva essere il giorno dell’opposizione, con il Consiglio Straordinario convocato per parlare del rinvio a giudizio del Sindaco Terra.

Invece la minoranza ha scelto di abbandonare l’aula.

La protesta è stata avviata dal Consigliere Giorgio Giusfredi, che dopo il resoconto di Terra ed i primi attacchi dei Consiglieri Boi e La Pegna ha affermato di

non capire che cosa ci stiamo a fare qui.

Ho trovato il resoconto del Sindaco noioso ed inutile.

Non dovevamo parlare in Consiglio di questo argomento, ma il primo cittadino ne avrebbe dovuto rendere conto direttamente ai cittadini.

In quest’aula ci si deve confrontare, ma qui non c’è nulla su cui confrontarsi.

Dopo la vittoria alle elezioni sembra quasi che questa maggioranza sia una manna arrivata dal cielo, che crede di essere sempre nel giusto.

Ma io non credo affatto sia così

Quella di oggi è una brutta pagina per la politica apriliana, per questo io ho deciso di abbandonare l’aula al termine del mio intervento.

Ed è stato di parola, seguito poi dal Consigliere Zingaretti, iscritto nella stessa lista, e da tutto il centrodestra

Visto che tanto non ci saranno le dimissioni che auspicavamo – ha sottolineato il Consigliere La Pegna per motivare la sua decisione di seguire l’esempio del collega – anche io decido di abbandonare l’aula.

Un comportamento stigmatizzato dalla maggioranza, che si è mostrata sbalordita da tale atteggiamento.

L’unico a non aver abbandonato l’aula è stato il Consigliere Giovannini, tra l’altro molto critico nei confronti dell’iniziativa.

La sua rivendicazione sulla bontà della scelta fatta dal PD di appoggiare Terra al ballottaggio è apparso più un discorso da membro della maggioranza che un attacco alla singola iniziativa.

Ma d’altronde un percorso di questo tipo era apparso già abbastanza palese.

Confronto evitato

Tante critiche, da parte dei Consiglieri di maggioranza, ha attirato la mancata presentazione di una mozione di sfiducia da parte delle opposizioni.

La spiegazione data dal centrodestra, ovvero che sarebbe stata bocciata, ha suscitato perplessità:

E allora quale dovrebbe essere il ruolo dell’opposizione – è stata la domanda del Consigliere Marchitti, fatta quando ormai l’aula era stata abbandonata dagli avversari – se rinuncia in principio ad azioni politiche di questo tipo?

Una lettura più sottile l’ha data il Consigliere Ruberti:

Per presentare una mozione del genere – ha sottolineato – si deve avere l’appoggio dei due terzi dell’aula.

Evidentemente non ci credevano molto nemmeno loro: forse non avevano i numeri per presentarla.

Un altro punto analizzato dalla maggioranza è emerso dal discorso del Consigliere Moroni:

Non si può fare la morale all’avversario, come ha fatto il Consigliere Giusfredi e poi sfuggire al confronto.

L’abbandono dell’aula, più che una protesta politica, è stato letto come una

mancanza di rispetto

secondo la lettura comune della coalizione civica, nei confronti dell’Assise cittadina.

Un comportamento – ha sottolineato in chiusura il Sindaco – cui questa opposizione ci ha già abituato in passato.

Invece che dei chiarimenti, questo Consiglio Comunale Straordinario ha lasciato ancora più interrogativi sul tavolo, sia sulla situazione del primo cittadino che sul piano strettamente politico.

Nei prossimi giorni, sicuramente, tutti gli schieramenti chiariranno meglio le loro posizioni.

Il pubblico presente in aula, che ha registrato praticamente il pienone, è comunque rimasto piuttosto spaesato da quanto accaduto.

di Massimo Pacetti

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