Continua la battaglia di Grillini e Pentastellati contro il sito previsto per la nuova Gramsci

Le risposte dell’ex Assessore Mauro Fioratti Spallacci sulla sicurezza del sito di Via Tiberio non convincono i due meetup. Sorgono nuove obiezioni

Prosegue senza sosta la battaglia di Grillini e Pentastellati contro il sito individuato per l’installazione della nuova Gramsci.

I due meetup del Movimento 5 Stelle apriliano hanno ricevuto nella giornata di ieri delle risposte dall’ex Assessore ai Lavori Pubblici, che ha supervisionato all’avvio del progetto, Mauro Fioratti-Spallacci, non trovando però adeguate rassicurazioni riguardo ai loro dubbi.

L’attuale Consigliere Comunale ha assicurato che le questioni sollevate dai due gruppi rappresentano

un falso problema

soprattutto per ciò che riguarda la possibile “invasione” dei due edifici collocati a ridosso dell’entrata principale del nuovo plesso in caso di crollo.

Il Consigliere Comunale – ribattono Grillini e Pentastellati – afferma che

i due edifici privati hanno una distanza fra loro di circa 30 ml. , uno un’area di pertinenza di circa 7,5 ml. E l’altro di 5 ml. essendo gli stessi alti circa 13 m. solo parzialmente invaderebbero l’area di accesso pubblica.

La situazione reale non è questa ed evidentemente il Consigliere non la conosce.

Lo scheletro in cemento armato, ammalorato, di via Tiberio, che si verrebbe a trovare ad uno dei due lati dell’uscita della futura scuola, ha un piano seminterrato, probabilmente destinato dal progetto originario a garage, che porta l’altezza complessiva dell’edificio a 16 m.

La distanza fra i due edifici è di 30 ml., l’altezza dello scheletro in c.a. è di 16 m. circa mentre, l’altro edificio, considerando che i sottostanti garage sporgono dal terreno di circa 1 m., raggiunge circa i 14 m. di altezza.

In caso di sisma che facesse collassare i due edifici sulla futura zona di ingresso della scuola, ipotesi non escludibile, essi con le loro altezze, 16m. e 14m., non darebbero scampo agli astanti.

Ciò in quanto ricoprirebbero esattamente i 30 metri dell’intera larghezza prevista dal progetto per l’ingresso.

Quindi, tutti i genitori e gli scolari che si trovassero nella zona di accesso alla scuola, in attesa dell’ingresso o dell’uscita giornaliera, in caso di sisma potrebbero essere investiti dal crollo dei due palazzi.

Possibile ricorso a Prefettura e Regione

Difficile pensare che questo scontro abbia visto con queste repliche il suo atto finale.

Grillini e Pentastellati, infatti, hanno sottolineato di

non essere contrari alla realizzazione di un nuovo plesso scolastico in sostituzione dell’attuale Gramsci.

Ma ribadiscono contrarietà a realizzare un’opera così importante e costosa sul sito designato da questa Amministrazione Comunale, perché non sicuro.

In tal senso, non essendo state assolutamente persuasive le argomentazioni del Consigliere Comunale, stiamo valutando di interessare del caso la Prefettura di Latina e la Regione Lazio.

Dunque lo scontro non rimarrà circoscritto al dibattito politico apriliano.

di Massimo Pacetti

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