“Emergenza Coronavirus, Terra tagli le spese superflue”.

Le parole di Giuseppe Zaccone sulle gestione economica del Comune di Aprilia durante l’emergenza Coronavirus.

Il giornalista Giuseppe Zaccone si è espresso sulle decisioni del Comune di Aprilia per contrastare la crisi economica derivata dall’emergenza Coronavirus:

“Probabilmente perché tirato per la giacchetta dalle parti sociali che chiedevano a gran voce di posticipare le scadenze tributarie, o magari solo per non sfigurare di fronte a tutti gli altri Sindaci laziali e d’Italia che avevano già preso provvedimenti del genere, il Sindaco Antonio Terra ha annunciato alla fine della scorsa settimana di aver spostato in avanti i pagamenti, in particolare della Tari (che interessa tutte le famiglie e le attività).

Ma l’Amministrazione non può permettersi il differimento delle entrate tributarie perché le casse comunali hanno seri problemi di liquidità e se il gettito in entrata subirà questo forte rallentamento c’è il rischio fondato che anche le spese correnti subiscano un drastico taglio.

Questo è moralmente inaccettabile e palesa come l’Amministrazione Terra abbia ormai totalmente perso aderenza con la realtà sociale della Città di Aprilia e, arroccata sulla sua torre, non si accorga delle serie difficoltà di una comunità già duramente colpita dalla crisi economica ed anch’essa ferita dall’emergenza sanitaria nazionale.

Un invito simile sarebbe stato tollerabile se almeno, nel corso dell’ultimo decennio dopo l’inaugurazione dell’Ufficio Tributi, fosse stata attivata una vera ed efficace politica di lotta all’evasione fiscale. Ciò non è stato fatto e di questo Terra deve rimproverare solo se stesso. Oggi appare non solo indecoroso camuffare l’elevatissimo tasso di evasione fiscale sotto le vesti del coronavirus, ma anche draconiano credere che a garantire la liquidità corrente ci debbano pensare solo i cittadini onesti che hanno sempre pagato le tasse.

Piuttosto l’Amministrazione valuti di abbassare le tasse per aiutare chi è in difficoltà perché è ormai certo che, dopo l’allerta sanitaria, seguirà una lunga fase di crisi e speriamo non di recessione economica.

L’Amministrazione riduca l’aliquota dell’addizionale comunale Irpef affinché possano beneficiare di uno sgravio fiscale anche contribuenti con fascia di reddito medio e non solo chi ha un Isee più basso. Questa è una misura economica a sostegno di tutti, specie di chi sta subendo e subirà una grave flessione dei propri guadagni attuali.

Un’altra misura utile a sostegno delle attività economiche è l’azzeramento della Tosap, sulla scorta di quanto già fatto dal Comune di Roma. Abbattendo questo tributo, l’Amministrazione capitolina sta rinunciando a centinaia di migliaia di euro di entrate comunali, ma evidentemente non ha il cuore di frugare ulteriormente nelle tasche dei commercianti.

Questo non solo a Roma. In generale tutti i Comuni con bilanci più solidi, e con maggiore sensibilità e attenzione da parte dei Sindaci, stanno studiando misure a sostegno dei cittadini che si traducono in un alleggerimento della pressione fiscale. Tutti, con qualche rara eccezione, ad esempio Aprilia. Non vorrei che le proposte sopra avanzate possano essere bocciate come pura demagogia.

So benissimo quanto sia necessaria un’attenta simulazione delle minori entrate in bilancio e delle conseguenti minori possibilità di spesa rispetto alle previsioni (non possiamo rischiare tagli ai servizi socio-assistenziali). Però è un dovere morale cui l’Amministrazione non può sottrarsi: Antonio Terra dia esplicito indirizzo politico agli uffici tecnici della Ragioneria comunale per valutare la possibilità di alleggerire i tributi locali, rinunciando agli introiti Tosap e riducendo le entrate per l’addizionale comunale Irpef. Si può fare se c’è la volontà politica, se l’Amministrazione cioè decide di tagliare le spese superflue e di contrastare non solo a parole ma con i fatti l’evasione fiscale.”

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