I Grillini chiedono chiarezza sulla bonifica in Via Nettunense

La polemica tra i meetup 5 Stelle e l’Amministrazione sulla questione bonifica non si ferma

La bonifica del sito di smaltimento di rifiuti pericolosi in Via Nettunense continua ad essere terreno di scontro tra Amministrazione e 5 Stelle.

Il gruppo dei Grillini Apriliani, infatti, continua a non veder chiaro nella vicenda.

Nello specifico, la nota diramata dal meetup 5 Stelle chiede maggior chiarezza riguardo le sostanze rinvenute e le analisi effettuate:

“Abbiamo approfondito – spiegano i responsabili del gruppo – ulteriormente la nota rilasciata dal Comune di Aprilia in data 11 agosto, sulle operazioni urgenti di messa in sicurezza del sito di rifiuti tossici di via Nettunense 102.

Risulta, dalla sopracitata nota, che sono stati smaltiti acido cloridrico, acido solforico e cloruro di ferro.

E che inoltre, si è rimandato ad una bonifica, da effettuarsi successivamente all’effettuazione delle necessarie analisi ed indagini, lo smaltimento dei  contenitori presenti sul sito.

Dalle relazioni dell’ARPA, di cui l’ultima con prot. 64275 del 10/08/2015, conseguenti ai sopralluoghi effettuati in data 05/08/2015 ed in data 18/11/2013, anche congiuntamente alla Polizia Locale e personale del Comune, risulta invece che fosse presente moltissimo altro materiale pericoloso e che questo fosse già stato ben individuato.

Nella fattispecie erano già stati catalogati ed individuati oltre alla presenza di materiale non pericoloso (tra cui vetroresina, cemento, plastica, PVC, sale marino, acqua ossigenata, ecc.) anche:

–    manufatti in fibro cemento (presumibilmente contenente fibre di natura asbestiforme);

–    18000 lt di Acido Nitrico;

–    circa 80 sacchi di Nitrato di Sodio;

–    2 pallets con sacchi di Sodio Tetraborato;

–    contenitori di Acido Formico, Acido Fosforico, Sodio Ipoclorito, Acido Acetico, Sodio Idrato e Alcol Isopropilico“.

La richiesta di chiarezza

In base a questi dati, i Grillini chiedono di nuovo di poter accedere agli atti relativi alla bonifica.

Perché, secondo loro, la vicenda presenta più di un punto oscuro:

“A questo punto, allora – prosegue la nota del meetup – ci chiediamo: cosa altro c’è da analizzare?

Perché, intanto, ciò che è stato già analizzato ed individuato non è stato rimosso?

Quanto altro tempo occorre ancora aspettare finché questo sito, che ricordiamo essere ad appena 800 m da Piazza Roma, venga bonificato?

Dopo il comunicato propagandistico in cui si è sbandierato ai quattro venti una messa in sicurezza, che in realtà è appena iniziata, ci attendiamo un sollecito proseguo dell’opera di bonifica.

Nella speranza che non si debba ancora attendere un lasso di tempo che certamente non si addice ai termini utilizzati quali “urgente” e “tutela della salute pubblica”.

Ricordiamo che finora sono passati già 4 anni.

Per fugare i dubbi che ci sono venuti, attendiamo di ricevere gli atti di questa vicenda.

La quale al momento presenta degli aspetti ancora poco chiari“.

di Massimo Pacetti

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