“La città delle puzze, dei veleni e del cemento”

Marinozzi, Coordinatore circolo Sinistra Ecologia e Libertà “Gino Donè” di Aprilia espone alcune considerazioni sull’operato della Giunta comunale

“Verrebbe da dire cosa hanno fatto di male i cittadini apriliani per meritarsi tutto quello che è caduto o che sta per cadere addosso sulle loro teste. Certo una colpa forse c’è stata: quella d’aver votato a stragrande maggioranza l’odierna giunta e l’odierno sindaco. Sono le parole decise e ferme di Maurizio Marinozzi, Coordinatore circolo Sinistra Ecologia e Libertà “Gino Donè” di Aprilia. “E’ vero – continua –  che l’operazione mediatica del sindaco D’Alessio aveva fatto passare in secondo piano le responsabilità amministrative dell’attuale primo cittadino e di altri componenti della giunta non estranei da responsabilità in gestioni precedenti, credendo che un civismo svincolato dalle logiche dei partiti avrebbe potuto rappresentare meglio e di più le esigenze e le criticità della città”.aprilia indistrie

“Mai speranza fu più mal riposta, Aprilia ha continuato ad essere sempre più nota al di fuori dei propri confini per i propri primati negativi non certo per le proprie attrattive. Siamo – continua Marinozzi – il comune del Lazio con la più alta incidenza di alcuni tumori, siamo il comune del Lazio (e tra i primissimi in Italia) con il maggior abusivismo edilizio, siamo il comune con uno dei maggiori tassi di consumo del territorio grazie alle infinite varianti urbanistiche, di un maggior aumento demografico, col minor numero di servizi. Siamo la terra del cemento, dei veleni e delle puzze. Ottantuno siti da bonificare (quelli conosciuti), impianto di compostaggio Kyklos di cui è previsto il raddoppio, così come è previsto il raddoppio della Rida Ambiente per il trattamento dei rifiuti, la centrale Turbogas è lì con la sua imponente mole e il suo pennacchio di vapori a insidiare la salute dei residenti, le centrali a biomassa con i loro miasmi fanno da corollario a uno scenario che sembra partorito dalla fantasia di uno sceneggiatore di quei film del filone catastrofico. Il nostro sindaco di fronte questo quadro fa spallucce, forte del voto ricevuto con l’arroganza e l’indifferenza che sembrano appartenergli e, con il suo solito stile da amministratore di condominio rimpallare sempre e comunque le responsabilità delle scelte verso altri, siano essi stato, regione o provincia. Le opposizioni, e la nostra in prima linea, non mancano di evidenziare le anomalie e le storture di quest’amministrazione, sempre disponibile ad omaggiare i potenti di turno a scapito della cittadinanza e altrettanto pronta a far pagare alla stessa i costi della propria inefficienza (sperando di questo si tratti e non di altro). I cittadini tartassati dalle ultime incombenze fiscali Tari, Imu, Tasi ecc. sappiano che stanno pagando come e più dei residenti di altre città per avere in cambio territorio avvelenato, aria pestilenziale, servizi peggiori e una sanità da terzo mondo. Stupisce che alcune componenti di questa maggioranza, quelle autoreferenziatesi come ambientaliste e che giustificano la propria presenza all’interno della maggioranza con la voglia di voler cambiare dall’interno, non abbiano ancora sentito la necessità di prendere atto di un fallimento. E’ vero – conclude -, un Sindaco, un’amministrazione comunale in certi contesti ha poteri limitati dal punto di vista amministrativo ma ha e deve avere il coraggio di una forte presenza politica a difesa del territorio e della salute pubblica. Ma forse è chiedere troppo. Come diceva Don Abbondio: ‘Il coraggio, se uno non ce l’ha non se lo può dare'”.

 

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