L’Amministrazione festeggia la Liberazione solo con le autorità

L’accusa di Carmen Porcelli che ricorda lo spirito popolare della ricorrenza

La Liberazione, il 25 aprile, “è una festa popolare e l’amministrazione comunale preferisce la passerella con le autorità”.

A dirlo è la consigliera comunale di Sinistra Ecologia e Libertà, Rifondazione Comunista e Primavera Apriliana, Carmen Porcelli, che critica la scelta di non festeggiare la Liberazione.

«Per ritrovare una pacificazione sociale all’interno della sua amministrazione, il sindaco Antonio Terra non ritiene opportuno che la città di Aprilia  viva il 25 aprile come sarebbe giusto che fosse, come una festa popolare. Le spinte centrifughe tra forze di destra e forze, di tradizione socialista, che albergano all’interno della sua variegata maggioranza, rendono impossibile qualunque percorso culturale e di crescita ad Aprilia.

Tutto è autoreferenziale e spettacolarizzato ad uso e consumo proprio: anche l’arrivo di Roger  Waters, intervenuto per commemorare il padre morto a seguito dello sbarco alleato ad Anzio, è diventato una  occasione ludica, per scambiare autografi e scattare fotografie con amici e parenti, senza che si trovasse in alcun modo un momento per denunciare e riflettere  sui mali di una guerra e della violenza fascista. Evidentemente non interessa la causa, la morte per la guerra di liberazione dalla dittatura nazi fascista, bensì l’effetto, ovvero l’arrivo del batterista di un gruppo inglese che ha fatto la storia del rock».

carmen porcelli

La consigliera comunale Carmen Porcelli di Sel, Rifondazione Comunista e Primavera Apriliana interviene sulle celebrazioni della giornata della Liberazione, la data in cui il Comitato di Liberazione Nazionale italiano ha inteso festeggiare la liberazione dall’oppressione nazi fascista, nel giorno in cui la città di Milano fu liberata dalle truppe partigiane.

«Come già detto in occasione della giornata della memoria quando uno striscione vergognoso ha fatto balzare agli onori della cronaca la nostra città per un rigurgito razzista e di odio antiebraico, scaturito dall’ignoranza e dalla intolleranza –  scrive in una nota Carmen Porcelli –  celebrare il 25 aprile vuol dire anche marginalizzare quelle organizzazioni neofasciste, radicalizzate ed eversive, che attraverso la violenza alimentano la guerra trasversale tra poveri e che resta funzionale al sistema di potere e all’ordine costituito,  travestendo la propria insipienza con un ribellismo di facciata».

«Celebrare il 25 aprile – continua l’esponente del centrosinistra – vuol dire ribadire i valori e le idee che da sempre accompagnano questa data, ecco perché invece è necessario e importante dare un senso che vada al di là della passerella delle autorità cittadine. La giornata in cui si celebra la Liberazione rappresenta per la storia del nostro paese un’esperienza unicamente avanzata, una lotta di riscatto compiuta da migliaia di uomini e donne uniti dall’amore per la libertà e l’emancipazione dell’intero popolo italiano».

«In virtù del messaggio di unità e abbattimento delle differenze religiose, razziali, politiche e sociali che la Resistenza ha rappresentato per il popolo italiano, riteniamo anacronistica se non offensiva la commemorazione che ogni anno va in scena a Campoverde al cippo innalzato in onore della X Mas. La sezione locale dell’Anpi di Aprilia – conclude Carmen Porcelli di Sel, Rifondazione Comunista e Primavera Apriliana – ha indetto per venerdì una contromanifestazione, alla quale sarebbe stato opportuno e giusto da parte del sindaco di Aprilia partecipare in rappresentanza del vero spirito della Liberazione».

Melania Limongelli

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