L’ombra di una neo centrale biogas, la Lombardi calma gli animi

L’Assessore all’Ambiente Lombardi: “Studieremo gli atti e faremo le nostre immediate osservazioni”.

Centrali biogas, emissioni odorigene, differenziata e ispettori ambientali i temi trattati oggi insieme all’Assessore all’Ambiente del Comune di Aprilia, Alessandra Lombardi.

Miasmi? “L’assenza di una legge regionale limita i nostri interventi”, sostiene l’AssessoreEliminare completamente le emissioni odorigene è un obiettivo che l’Amministrazione comunale, nelle vesti dell’Assessore all’Ambiente Alessandra Lombardi potrebbe e dovrebbe portare avanti, ma tutto dipende dal buon senso e dalla sensibilità della Regione Lazio. Eppure i tempi sembrano allungarsi di parecchio per promulgare definitivamente una Legge Regionale posata su di un tavolo tecnico e li rimasta, che regoli le emissioni odorigene ed offra dei parametri di valutazione idonei all’Arpa. E questo sta facendo l’Assessore da tempo e lo farà anche Lunedì prossimo in un incontro con l’Assessore all’Ambiente della Regione, Refrigeri: ovvero sollecitare l’emanazione di tale provvedimento fondamentale per Aprilia, che possiede sul suo territorio ben 4 centrali a biogas con una ipotizzabile realizzazione di una quinta, ma che molto probabilmente il progetto tornerà al mittente, anche se stiamo parlando di una cordata tutta apriliana: “Apriliana o no lotteremo per scongiurare questo pericolo”, sostiene fermamente l’Assessore Lombardi.

Anche per i più scettici la stessa si è messa in gioco rispondendo cordialmente ad alcuni quesiti che spaziano tra un tema e l’altro toccando vari punti sensibili e fortemente correlati alla salute e ad un’ambiente salubre dove gli apriliani hanno diritto a vivere.

Il Video dell’Intervista all’Assesore Lombardi

Assessore quando entreranno in servizio gli ispettori ambientali? Come quest’ultimi saranno organizzati e quali aree andranno a ricoprire? Vi sono dei punti che in particolar modo richiedono maggiore attenzione?

“Nelle prossime settimane verrà fatto l’avviso pubblico per la prima selezione, ossia la ricezione delle domande. Avvenuto ciò inizierà il corso articolato in 20 ore di lezione; alla fine del corso i partecipanti dovranno svolgere un esame e le persone selezionate potranno in questo modo ricevere il decreto del Sindaco di Aprilia, diventando così operative. La figura dell’ispettore ambientale potrà così essere operativo in Primavera. Le funzioni che svolgeranno saranno diverse: innanzitutto avranno il compito di fare informazione su la raccolta differenziata porta a porta e al momento, in questa fase un po’ più soft, dedicheranno i loro sforzi nei quartieri di riferimento da cui essi provengono. Uno dei compiti sarà quello di verificare ed informare l’ente comunale sul ritiro dei kit da parte delle famiglie e se l’utilizzo degli stessi è appropriato; chiaramente dopo tutta la fase informativa al reiterare dell’errore viene fatta la segnalazione alla Polizia Locale, che si conseguenza emetterà le opportune sanzioni. Questa trafila riguarda anche le aziende che fanno compostaggio, ossia verificare che l’impresa iscritta all’albo dei compostatori effettivamente non conferisca organico al servizio pubblico; ulteriormente si prende in considerazione anche il regolamento degli scarichi domestici. La prassi è questa: informare; fare da supporto ai tecnici per la verifica che le fosse siano quelle legalmente riconosciute; che le persone si adeguino alla normativa vigente in tempi adeguati. Gli ispettori ambientali saranno anche di supporto alle guardie zoofile per quanto riguarda le deiezioni canine. Per le questioni più delicate gli stessi potranno essere spostati in quartieri diversi rispetto a quello di provenienza.”

Gli ispettori ambientali spalleggiati dalla Polizia Locale e aiutati dalle telecamere installate dal Comune in luoghi strategici, potrebbero mettere fine al cospicuo abbandono dei rifiuti principalmente nelle zone dove la raccolta differenziata è decollata da tempo? Una caratteristica questa che sta destabilizzando il quartiere di Fossignano.
“Le telecamere offrono una testimonianza già di per se. Gli ispettori ambientali occuperanno ed ispezioneranno principalmente aree dove altri strumenti per l’osservazione non ci sono oppure laddove entrambe sono fondamentali. L’ente si sta dotando di telecamere fisse e mobili. Quest’ultime saranno allocate nei luoghi più soggetti ad un abbandono dei rifiuti proprio per riuscire ad intercettare il numero di targa e sorvolando qualsiasi altro passaggio, la municipale emetterà immediatamente la sanzione. Periodicamente le telecamere mobili verranno posizionate altrove, al fine di monitorare il vaste aree di territorio. Ultimamente il quartiere di Fossignano è molto soggetto a questo tipo di comportamento incivile, infatti in tale area valuteremo l’ipotesi di installare le telecamere e di utilizzare i nostri ispettori ambientali. Il reato dell’abbandono dei rifiuti di solito si concretizza nel momento in cui le auto hanno l’opportunità di rallentare, quindi la fermata dell’autobus, uno slargo, l’area dove prima erano situati i cassonetti e così via. Le telecamere e gli ispettori ambientali sono strumenti importanti per la salvaguardia del cittadino e dell’ambiente le quali attività devono integrarsi. L’emergenza relativa all’abbandono dei rifiuti in diverse zone sta rientrando, in altre in cui il controllo del territorio risulta complicato, continua a verificarsi. E’ comunque in costante diminuzione; Fossignano e la zona sotto il cavalcavia vicino al ristorante Tuca Tuca, sono due sacche di resistenza: infatti queste aree saranno sottoposte a videosorveglianza.”

Assessore Lombardi

La campagna di sensibilizzazione nei confronti della raccolta differenziata per gli abitanti del centro, quando avrà inizio? Assessore Lombardi, se la sentirebbe di sbilanciarsi e dare pressoché questa informazione?

“La progettualità è iniziata; al momento ci troviamo nella fase di acquisto dei contenitori. E’ una gara importante, ad un livello europeo, considerato che le utenze sono tante. I tempi sono un tantino lunghi, la data di consegna dei contenitori non è ancora stata decisa. In ogni modo, tecnicamente, non può passare un intervallo di tempo prolungato dalla campagna informativa, alla consegna dei kit e l’inizio del servizio. Al ridosso dell’estate intraprenderemo la campagna informativa che in teoria potrebbe essere meno complicata visti i tanti punti di aggregazione dove poter svolgere tale attività. Subito dopo il periodo estivo consegneremo i kit per la raccolta differenziata ed con l’inizio del servizio nei mesi di Ottobre e Novembre.”

 

Alla Provincia è arrivato il bollettino ufficiale della Regione Lazio, che a quanto pare, evidenzia uno stato dell’arte molto avanzato relativo alla realizzazione di una neo centrale a biometano in località Frassineto. Questo atto è possibile consultarlo anche in Comune come il bollettino evidenzia, ma l’ente è a conoscenza di ciò? E’ possibile, Assessore, interrompere questa escalation? Non crede che Aprilia è mostruosamente circondata da queste centrali che si definiscono “bio”, ma che realmente – come disse lei in una precedente intervista a Sfera Magazine – non possiedono proprio nulla di bio?

“Lo stato non può definirsi avanzato. Ci troviamo in un primissimo step delle istanze autorizzative dedite a queste centrali: infatti il primo tassello è la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per l’avvio del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale. Al Comune tardano ad arrivare gli atti; non appena avremmo possesso di questo documenti valuteremo la loro portata e li studieremo. Secondo poi la Regione Lazio convocherà una conferenza dei servizi, nella quale saranno presenti tutti gli enti. Di questa centrale notizie precise non ci sono, ma a noi basta sapere che insiste in una zona che è fortemente gravata da servitù ambientali e ci riteniamo quindi contrari ad ogni tipo di impianto di questo genere. Nel territorio di Aprilia vi sono già 4 centrali a biogas operative situate in diverse località a ridosso della città stessa: via Pantanelle, via del Campo, via dell’industria e via del Commercio, direi quindi che può bastare. Il regolamento comunale disciplina le centrali sotto un megawatt e da quando è stato emesso non ci sono pervenute istanze di costruzione e anche quelle in uno stato avanzato hanno rinunciato. Gli impianti invece sopra ad un megawatt sono soggette al VIA, che è la primissima fase e quella in cui si può essere determinanti, una volta superata questa fase è impossibile scampare alla sua realizzazione. Non appena arrivano gli atti faremo le nostre dovute osservazioni. Proprio Lunedì ho un incontro con l’Assessore all’Ambiente della Regione Lazio, Refrigeri, nel quale parleremo delle emissioni odorigene che persistono sulla nostra zona e della presenza di impianti che insistono nell’area apriliana, creando disagi e problemi ai cittadini.”

 

Non sappiamo più a chi rivolgerci”. Trapela sconforto e rassegnazione la dichiarazione del Presidente del Quartiere Borgata Agip. I residenti hanno presentato numerosi esposti, ma l’aria continua ad essere irrespirabile. Assessore Lombardi, possiamo dare al quartiere delle risposte confortanti e dire che il Comune si impegnerà per mettere fine a tale disagio?

“In una mozione di consiglio si impegnava il Sindaco e la Giunta, quindi la sottoscritta, a chiedere alla Regione di emanare una Legge Regionale e delle linee guida sulle emissioni odorigene, che a tutt’oggi manca. In questo modo diventa difficile intervenire anche laddove è palese il disturbo olfattivo. Lunedì, nell’incontro suddetto, porterò la mozione all’attenzione dell’Assessore Refrigeri e chiederò allo stesso di accelerare l’iter per giungere ad un’approvazione veloce di una Legge Regionale in tema di emissioni odorigene. Riuscire ad avere una normativa favorirebbe anche il lavoro dell’Arpa, che può basare le proprie valutazioni su dei parametri di riferimento, altrimenti il tutto diventerebbe in forma aleatoria, a discrezione. Il Presidente del Comitato di Quartiere Borgata Agip ha ragione, è impossibile convivere tutto il giorno con odori insopportabili, il primo passo da fare è legiferare. La fonte dei miasmi non è sempre la stessa: in quella zona vi è la presenza di una centrale a biomass, una biogas, il caseificio, e tuttavia anche gli odori si differenziano. Credo che il tutto dipenda dai processi dei vari impianti. Solo dopo una normativa si può essere incisivi altrimenti no. Confido nella sensibilità dell’Assessore.”

Melania Orazi

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