Nuclei spontanei: la denuncia del Consigliere Carmen Porcelli

Il Capogruppo del Sel: “Cosa è cambiato nel settore urbanistico di Aprilia rispetto agli anni passati. Se mi è consentito: niente, un bel niente”

Impianti sportivi fantasmi ad Aprilia. E, a quanto pare, non solo. A denunciare la mancanza di nuclei spontanei nella Città è la Consigliera Comunale, Carmen Porcelli: “Dopo il Palazzetto dello Sport fantasma, anche un’altra pietra miliare del programma stellare del Rinascimento apriliano rischia di travolgerci: la variante di recupero dei nuclei spontanei. Dopo il conferimento, avvenuto nel maggio scorso, dell’incarico agli ingegneri Berdini e Buttarelli per la presentazione dei piani particolareggiati della variante di recupero, solo uno dei due tecnici – Buttarelli – ha consegnato il lavoro che gli era stato chiesto. Parliamo a nuclei quali Gattone e Vallelata, mentre mancano ancora all’appello altri nuclei (come Carano, Fossignano e Casalazzara giusto per citarne alcuni) che non sono stati ancora consegnati dal tecnico a cui erano stati assegnati, dunque Berdini”, dichiara il Capogruppo del Sel.

carmen porcelli

“Eppure dalla delibera di conferimento incarico si evince che c’era una scadenza, ed era ottobre, per presentare i piani particolareggiati: perché, invece, una parte è stata consegnata e l’altra no? Del resto i piani consegnati sono di iniziativa comunale perché procedere così a macchia di leopardo? Ma le sorprese nel settore urbanistica non finiscono qui: dopo il taglio di cubatura al Piano Casa alla ex Freddinustria, Clarizia o non Clarizia la Regione ha dato il suo ok seppure a parete del progetto, ecco arrivare altra cubatura di cemento! Un piano integrato, le vecchie e care variantine di una volta, per la bellezza di 44mila. Così una volta per tutte chiudiamo il comparto di via Enna. Mi chiedo cosa è cambiato nel settore urbanistico di Aprilia rispetto agli anni passati. Se mi è consentito: niente, un bel niente. Aprilia continua ad essere una città dove senza rispetto alcuno per l’ambiente e il territorio si continua a dare il disco verde ad operazioni speculative, senza entrare nel merito di un Piano regolatore utilizzato spesso come foglia di fico. Non ci siamo proprio”, conclude amareggiata il Consigliere.

Assia Manfredino

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