“Poli culturali invece dell’alienazione di immobili”: Aprilia Possibile insiste ancora sulla cultura

Il gruppo continua a chiedere più impegno per creare in città dei poli culturali che possano essere di stimolo alla vita associativa della città

La cultura è da sempre uno dei temi più sentiti dal gruppo Aprilia Possibile.

Dopo l’attenzione rivolta negli ultimi giorni a fatti prettamente politici, il gruppo torna ora a richiedere più attenzione all’Amministrazione sul tema cultura.

La “scusa” è fornita dal nuovo bando emesso dal Comune per l’alienazione di beni immobili comunali.

Si tratta di edifici che l’Ente possiede ma non riesce a sfruttare, e dunque vuole liberarsene.

Aprilia Possibile, invece, propone di farne dei poli culturali, dislocandoli magari su più porzioni del territorio comunale:

Ci chiediamo perché – scrivono in una nota i responsabili del gruppo – invece di vendere ex scuole come quella di Carano, o quella occupata abusivamente di via Mediana, non si sia pensato di riqualificare le strutture.

Rispondendo magari ai molteplici bandi europei per la riqualificazione degli edifici, per poi metterli a disposizione della collettività.

Dando così nuovi spazi in gestione ad associazioni che ne possano fare dei presidi culturali, magari chiedendo in cambio l’installazione e la gestione di biblioteche e sale studio decentrate dove i ragazzi possano studiare, leggere e approfondire.

L’assenza di spazi per le numerose realtà associative apriliane è sempre più evidente.

Questo sarebbe un ottimo modo per sopperire a questa mancanza.

Ed anche far sì che la città abbia diversi poli culturali su tutto il territorio, senza limitarsi al CulturAprilia.

Già in passato, in realtà, appelli di questo tipo non trovarono riscontro da parte dell’Amministrazione.

Ma chissà, magari le elezioni di giugno hanno portato nuove considerazioni in merito a questo tema.

di Massimo Pacetti

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