Privatizzazione tributi, il Centro Sinistra insorge

Giovannini, Tomassetti e Porcelli: “Scelta contraria allo Statuto Comunale”

“La prospettata intenzione dell’amministrazione comunale – si legge in una nota congiunta dei consiglieri Giovannini, Tomassetti e Porcelli – tutti e tre del Centro Sinistra – di avviare la privatizzazione dell’attività di riscossione coattiva dei tributi locali, al di là dell’incomprensibile motivazione politica, va contro quanto stabilito dalle nuove norme dettate dallo statuto comunale riformato nel 2013 dopo un lungo dibattito consiliare.
Infatti, a norma dell’articolo 63 la scelta circa la forma di gestione di un servizio pubblico locale, come nel caso della riscossione dei tributi locali, deve essere effettuata previa valutazione comparativa dei costi e dei benefici associati a ciascuna delle forme previste ovvero pubblica, privata o mista, assicurando, da un lato, la riduzione degli oneri per la collettività e, dall’altro, il raggiungimento di più elevati livelli di efficienza, efficacia ed economicità del servizio.
Ad oggi tale valutazione comparativa tra l’attuale gestione pubblica e l’ipotetica gestione privata voluta dalla Giunta Terra, non è stata effettuata, con la conseguenza che il consiglio comunale non ha alcun parametro di riferimento per prendere atto di ciò che non ha funzionato nell’ambito della riscossione dei tributi locali, ma viene chiamato a pronunciarsi sull’avvio del processo di privatizzazione della riscossione coattiva.

porcelli e tomassetti Nessun dato di dettaglio viene fornito sull’attività di riscossione dei nostri tributi, sia nella fase volontaria che coattiva, nessuna linea di miglioramento dell’attuale servizio viene individuata per superare le inevitabili criticità che interessano il settore, procedendo ad un affidamento “estivo” che secondo indiscrezione è necessario per evitare la prescrizione di ruoli pregressi che non si sono riscossi. E allora non si può non tacere le analogie con le motivazioni che portarono alla costituzione dell’A.Ser. srl ovvero l’incapacità del vecchio esattore di riscuotere i tributi locali e il rischio di vedere prescritte le somme pregresse.
Colpisce il cambiamento di orientamento dell’attuale maggioranza, che grazie alla lotto contro la vecchia società che ha gestito i tributi locali, ha vinto le elezioni nel 2009 che non solo abbandona l’idea di una gestione pubblica delle tasse apriliane, ma contraddice le modifiche apportate allo statuto comunale al fine di evitare il verificarsi di nuovi episodi di privatizzazione dei servizi pubblici dannosi per la collettività.
Il Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Federazione della Sinistra e la Lista Primavera Apriliana contrasteranno con tutti gli strumenti a disposizioni la decisione della Giunta Terra, fin dalla Commissione di giovedì portando all’attenzione della città la “schizzofrenia” o meglio l’ennesimo cambio di orientamento dell’attuale maggioranza che ormai sembra una brutta copia di quella coalizione che arrivò alla guida della nostra città nel 2009“.

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