Risultati Europee: Il commento del Comitato No Euro

“Non possiamo fare a meno di esprimere tutta la nostra soddisfazione per gli esiti delle elezioni europee che hanno indubbiamente premiato i partiti sovranisti e anti euro”-è quanto afferma il Comitato No Euro di Aprilia all’indomani delle elezioni. In Francia, Inghilterra, Danimarca, Grecia, Austria e addirittura in Olanda e Germania, partiti dichiaratamente ostili alla UE raccolgono quasi il 7%,  sintomo, a detta del comitato, “di una riscossa del voto sovranista e della volontà di riformare radicalmente quest’Europa delle banche”.

No Euro

Oltre la metà dei cittadini europei, circa il 45% dei cittadini italiani – precisano – “non si recata a votare e questo rappresenta allo stesso tempo un sintomo molto negativo di disaffezione e di scarsa rappresentatività delle forze politiche esistenti. Noi come Comitato No Euro Aprilia siamo coscienti che il nostro ruolo d’informazione, dibattito e studio sulle tematiche legate alla sovranità monetaria, sia di fondamentale importanza non solo per la popolazione, ma anche per quei partiti che stanno modificando alcuni loro aspetti e che si stanno avvicinando sempre più a prendere coscienza che l’euro è un cappio al collo per l’Italia. L’aumento della consapevolezza, del dibattito senza isterismi e depurato del solito terrorismo mediatico gettato a piene mani da chi ha paura che si parli di proprietà popolare della moneta, non può che fare bene al nostro Paese. In questi pochi mesi dalla nostra nascita stiamo moltiplicando i nostri sforzi e allargando con una serie di conferenze il nostro raggio d’azione, arrivando a comunicare anche con alcuni parlamentari che si stanno dimostrando molto sensibili sui nostri temi. Non abbiamo alcun intento meramente partitico ma, puntiamo con forza a divenire nel più breve tempo possibile, un soggetto attivo nel panorama politico-economico, influenzando attraverso teorie e tesi, i percorsi dei partiti politici sia in campo locale che nazionale. Nel nostro Paese si continuano ancora adesso a prendere decisioni su provvedimenti di facciata (pensiamo all’Imu e agli ottanta euro) mentre, sono quasi assenti argomenti seri e fondamentali come la proprietà della moneta che usiamo, il ruolo dello Stato in economia e la redistribuzione della ricchezza. Per comprendere a pieno questo argomenti ci vuole conoscenza e per ottenerla ci vuole una minoranza organizzata che si faccia carico di questo ruolo. Poi gli italiani saranno liberi di scegliere chi votare, sempre che i partiti siano all’altezza di meritarsi il loro sostegno. Noi da queste elezioni trarremo ancora più stimoli per il nostro lavoro sul territorio, e cercheremo di stimolare la crescita di comitati come il nostro nelle zone limitrofe e di fungere da aggregatore delle realtà già esistenti.”

Melania Limongelli

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