Servizio Idrico: il Consigliere Giovannini fa chiarezza

Servizio Idrico: il Consigliere Giovannini risponde al Sindaco Terra

“Addebitarmi poca correttezza per comportamenti addebitabili ad altri soggetti è un modo mediatico per far credere a chi ci legge cose non vere, ed è questo un comportamento non corretto”

Vincenzo Giovannini

Cons. Giovannini

Servizio Idrico: il Consigliere Vincenzo Giovannini risponde alle repliche del Sindaco Terra.Leggo con stupore-scrive in una nota stampa- l’intervento del Sindaco Terra sulla vicenda relativa alla discussione sul futuro del servizio idrico integrato nella nostra provincia, stupore che nasce dalle accuse mosse nei di poca correttezza ed incoerenza“.

Nel replicare alle parole del Sindaco-afferma- è necessario partire dalla questione del pegno sulle quote di Acqualatina che il Comune avrebbe ceduto alla banca Depfa Bank a garanzia del mutuo stipulato con la stessa, pegno che il Comune di Aprilia non ha mai sottoscritto, perché con la delibera 211/2008 si ponevano vincoli rigidi a tutela dell’amministrazione che di fatto lo rendevano nullo. E’ bene ricordare che in data 19 dicembre 2008 e 26 gennaio 2009 hanno sottoscritto il pegno i Comuni di Sperlona, Sonnino, Ciserna di Latina, Lenonala, Minturno, Terracina, Fondi, SS Cosma e Damiano, Sabaudia e Latina“.

Alla base delle parole del Sindaco, secondo il Consigliere Giovannini, c’è “una presunta non conoscenza della distinzione tra il concetto di acqua pubblica e gestione pubblica del servizio idrico“. “Un argomento-specifica Giovannini- su cui mai in questi giorni il Partito Democratico di Aprilia è intervenuto o è stato oggetto di dibattito all’interno della conferenza dei sindaci dell’Ato 4. Ancora, sempre sul lato dell’ignoranza si addebita l’incapacità di distinguere tra una riunione informale e una formale della Conferenza dei Sindaci dell’Ato 4, cosa che sinceramente lascia perplessi in quanto quello che il Partito Democratico di Aprilia sta ribadendo in tutte le sedi (formali o non formali) è la necessità di tracciare una linea chiara sul tema della futura gestione del servizio idrico“.

Mi viene contestata-prosegue il Consigliere-la poca correttezza e l’essere un interlocutore non corretto, rilevando il caso dei mancati allacci per via dell’inadeguatezza del depuratore di via del Campo, del mancato stanziamento dei due milione di euro per l’adeguamento di via del Campo e della sospensione degli investimenti decisa nel 2012. Neanche io ero a conoscenza di essere addetto al rilascio delle autorizzazione agli allacci, alla concessione degli stanziamenti e fosse l’autore della delibera con cui si sospendono gli investimenti su Aprilia. Il Sindaco sa che questo non corrisponde a verità e allora addebitarmi poca correttezza per comportamenti addebitabili ad altri soggetti come la società Acqualatina e alla Conferenza dei Sindaci, è un modo mediatico per far credere a chi ci legge cose non vere, ed è questo un comportamento non corretto e non leale, soprattutto nei confronti di chi come il Partito Democratico di Aprilia non è mai sceso su questo livello“.

Sulla questione-fa chiarezza il Consigliere- della delibera n. 7 del 28 giugno 2012, nella nota del Sindaco si passa dalla giusta considerazione della sua illegittimità, alla sua irrilevanza perché ormai superata dai fatti. Così non è, perché solo una revoca formale di un atto illegittimo ne fa venir meno i suoi effetti dannosi per la collettività e non ci si può basare su un informale superamento nei fatti. E’ bene ricordare che su questo piano è la formalità degli atti che si pongono in essere è ciò che conta e no l’informalità dei comportamenti concludenti. Per questo motivo il Partito Democratico di Aprilia ha chiesto e continua a chiedere, anche attraverso la mozione presentata, la revoca ufficiale della delibera n. 7 del giugno 2012“.

Infine-afferma ancora il Consigliere, riguardo alle ultime affermazioni del Sindaco Terra- la nota si conclude con l’accusa di poca chiarezza sull’effettive condizioni della società Acqualatina da cui discende il classico sospetto di spartizione. Bene, di fronte a questa conclusione non si capisce se gli interventi del Partito Democratico di Aprilia sono stati effettivamente letti o meno in questi giorni. Il punto fermo da cui partire come ho ricordato, accanto allo studio di fattibilità è “soprattutto, al fine della trasparenza, la valutazione del valore da attribuire alle quote del socio privato dell’attuale gestore, valutazione che dovrà tener conto dell’effettiva condizione economico, finanziaria e patrimoniale di una società che nel corso di questi anni ha visto fortemente crescere la sua esposizione debitoria”. (comunicato del 15 marzo 2016)“.

E’ importante richiamare il passato, ma quando lo si fa in modo parziale e non leale questo ha come unico obiettivo falsificare i fatti all’interno di un dibattito dove la fa da padrona la demagogia. Il passato, non è un problema di coerenza ma di insegnamento come quello che al Partito Democratico di Aprilia ha lasciato la sconfitta elettorale, insegnamento da cui siamo con umiltà e lealtà ripartiti consapevoli della intensa strada da compiere, è il commento conclusivo del Consigliere Giovannini.

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