Su Casello 45 si parla anche di “manomissione” degli atti

Il prolungamento di Via Vesuvio era già previsto nel progetto originario delle Ferrovie per Casello 45, salvo poi essere stralciato. Il Consigliere della Lega accusa: “L’Amministrazione ha giocato sporco”

La vicenda di Casello 45, nonostante la decisione di collegare finalmente l’ultimo tratto di Via Vesuvio con la Nettunense, è tutt’altro che chiusa.

A mettere nuovo sale sulla ferita è il Consigliere Comunale Roberto Boi, esponente della Lega candidato al fianco di Domenico Vulcano.

Secondo l’analisi delle carte effettuate da Boi, risulta infatti che l’ipotesi di prolungamento di Via Vesuvio era prevista nel progetto originario presentato da RFI.

Salvo poi sparire dagli atti presenti nell’Assessorato ai Lavori Pubblici, rimanendo presente invece in quelli depositati all’Urbanistica:

“Ferrovie dello Stato – spiega il Consigliere Boi – ha finanziato la realizzazione del sottopassaggio con 5 milioni di euro.

E aveva già previsto di realizzare, prima della chiusura del passaggio a livello, un finanziamento di 230 mila euro per la viabilità alternativa.

Dal progetto depositato presso l’assessorato ai lavori pubblici si evince, però, che l’adeguamento della viabilità era stato stralciato in seguito.

Qualcuno ha manomesso il progetto originario, stralciando l’intervento già pagato sulla viabilità secondaria.

Tutto per far esplodere l’emergenza e costringere la maggioranza a votare a favore del progetto Lanza (20.000 metri cubi da costruire), che altrimenti non sarebbe mai passato.

E al quale pagheremo anche due anni di affitto di quei terreni.

Nel frattempo, nessuno ha pensato a tutte quelle famiglie e alle aziende che ora si trovano isolate.

O meglio: il loro dramma è stato usato per il volere di una parte della giunta e per l’interesse di un privato”.

I contorni di questa vicenda diventano sempre più nebulosi.

di Massimo Pacetti

One Response to Su Casello 45 si parla anche di “manomissione” degli atti

  1. Avendo io partecipato alle conferenze dei servizi per la realizzazione del SOTTOVIA CASELLO 45 MAI E’ STATATA PRESA IN CONSIDERAZIONE L’IPOTESI CHE LE FERROVIE AVREBBERO DOVUTO REALIZZAREIL TRONCO DI VIA VESUVIO, E LO HANNO DETTO SUBITO E DA SEMPRE, ANCHE NELLE RIUNIONI CHE IO HO AVUTO A ROMA INSIEME ALL’ASSESSORE DEI LL.P. I 289.000 EURO E NON 230.OOO ERANO ESCLUSIVAMENTE PER PAGARE GLI ESPROPRI ADIACENTI IL SOTTOVIA E PER PAGAREL’OCCUPAZIONE TEMPORANEA. L’ASSESSORE FIORATTI ED IO ABBIAMO RIPETUTAMENTE CHIESTO, CON MOLTA INSISTENZA, DI FAR REALIZZARE A R.F.I. IL TRONCO DI VIA VESUVIO, RICHIESTA AVANZATA AI DUE RUP CHE SI SONO SUCCEDUTI E CON I QUALI INTRATTENGO OTTIMI RAPPORTI. DAI PROGETTI IN MIO POSSESSO, NON RISULTA ALCUNA PRESA IN CONSIDERAZIONE DI VIA VESUVIO, ANCHE PERCHE’ NON CI SONO GLI ESTREMI, PER QUESTO ENTE, DI TALE PROGETTO, PERCHE’ FUORI DA OGNI LOGICA, RFI. HA CHIESTO UNA USCITA ALTERNATIVA.

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