1943, un bombardiere americano precipita su Santa Palomba

La famiglia di uno degli aviatori vuole conoscere il punto dell’impatto. L’associazione di Aprilia “Un ricordo per la pace” coinvolta nelle ricerche.

Luglio, 1943. Un bombardiere Americano precipita su Santa Palomba. Oggi, la famiglia di uno degli aviatori vuole conoscere il punto dell’impatto. Coinvolta nelle ricerche anche l’associazione “un ricordo per la pace”.

La storia

Settantadue anni fa, il 19 luglio 1943, le forze aeree alleate effettuarono il primo grande drammatico bombardamento di San Lorenzo- Roma inviando sulla capitale 691 velivoli fra bombardieri e caccia di scorta.
La reazione della Regia Aeronautica e della Luftwaffe fu scoordinata e la difesa contraerei, colta di sorpresa e soverchiata dalle gigantesche formazioni aeree alleate, non riuscì ad organizzare una difesa efficace.
Da Ciampino Sud, Cerveteri, Palidoro, Capodichino, Littoria si alzarono in volo caccia Re 2001, MC 202, MC 205, D520 appartenenti a vari reparti .
Gli statunitensi persero due aerei: un B-26 del 320th BG costretto ad ammarare al largo di Nettuno ed il B-25 del 321st BG e il s/n 41-13211 che si schiantò al suolo “nei pressi di un ponticello” a breve distanza da Santa Palomba.

Vidi il motore destro esplodere e l’aereo capovolgersi e puntare verso terra ed una colonna di fumo nerastro alzarsi dal punto in cui il B-25 si era schiantato al suolo” ricorda Nillo R. Arvo che quel giorno volava di fianco al bombardiere precipitato.
Mr. Pat Scannon, ricercatore statunitense, è stato recentemente contattato da alcuni famigliari di uno degli aviatori periti nella caduta del bombardiere e si è rivolto al gruppo “Air Crash Po” di Cremona con l’obiettivo di individuare esattamente il punto dove il B-25 si schiantò al suolo.

Per questo motivo il Prof Agostino Alberti dell’ “Air Crash Po” ha contattato esperti di storia della seconda guerra mondiale, le Associazioni d’Arma Aeronautica del territorio laziale in oggetto e l’Associazione “Un ricordo per la pace” chiedendo loro di collaborare affinché si possa dare presto una risposta alla famiglia americana.

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