92 anni Sacco e Vanzetti venivano condannati a morte negli USA.

92 anni da uno dei casi più controversi della storia americana e italiana, la vicenda degli attivisti ingiustamente condannati alla sedia elettrica Sacco e Vanzetti.

Ferdinando Vanzetti e Nicola Sacco sono stati due attivisti e anarchici italiani, il primo era un venditore di pesce e il secondo un operaio in una fabbrica di scarpe. I due furono arrestati, processati e condannati a morte con l’accusa di omicidio di un contabile e di una guardia del calzaturificio «Slater and Morrill» di South Braintree.

Sulla loro colpevolezza vi furono molti dubbi già all’epoca del loro processo. A nulla valse la confessione del detenuto portoghese Celestino Madeiros, che scagionava i due. I due furono giustiziati sulla sedia elettrica il 23 agosto 1927 nel penitenziario di Charlestown, presso Dedham. Si trattava di un periodo della storia statunitense caratterizzato da un’intensa paura dei comunisti, la paura rossa del 1917-1920. Né Sacco né Vanzetti si consideravano comunisti e Vanzetti non aveva nemmeno precedenti con la giustizia, ma i due erano conosciuti dalle autorità locali come militanti radicali coinvolti in scioperi, agitazioni politiche e propaganda contro la guerra.

A cinquant’anni esatti dalla loro morte, il 23 agosto 1977, Michael Dukakis, governatore dello Stato del Massachusetts, riconobbe ufficialmente gli errori commessi nel processo e riabilitò completamente la memoria dei due italiani.

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