ASI, tegola per i cittadini

“L’Associazione sviluppo industriale”, da origine a nuovi capannoni senza recuperare quelli abbandonati.

Nel pomeriggio di ieri il Comitato quartiere Borgata Agip ha avuto un incontro con gli Sindaco e gli assessori di riferimento per la riqualifica del territorio. Nell’Ufficio del Sindaco la discussione si è focalizzata innanzitutto sul consorzio ASI. “L’associazione Sviluppo Industriale” è un’ ente sovracomunale che decide come utilizzare i terreni inutilizzati, senza che ci sia una riqualifica degli impianti abbandonati o capannoni di industrie fallite a causa della crisi.  “Nonostante – ci dice il Presidente del Comitato de quartiere preposto – siamo diventati un territorio di fascia protetta riguardo alle scelte sulle costruzioni industriali che dovevano prima essere dettate dal Comune di Aprilia, ora con l’ASI gli addetti ai lavori di costruzione potrebbero bypassare il regolamento comunale, sfavorendo di fatto tutta la zona, la città stessa e i cittadini. Perché? Molto semplice – continua il Presidente -. Sottostare al regolamento dell’ASI significherebbe pagare oneri in aggiunta a quelli comunali su un certo appezzamento di terreno”.

boragta Agip

Dunque, Aprilia offre parecchi terreni edificabili, quindi si predilige la scelta verso nuove costruzioni piuttosto che rendere praticabili quelli già esistenti e/o abbandonati. “Il Comune – conclude il Presidente Lema – ha fatto ricorso al Tar e alla Regione per la non gradita intrusione di tale associazione. Ad esempio, per risanare un garage, bisogna sottostare alle tasse comunali in più pagare almeno 500 euro in aggiunta all’ASI. E questo senza ombra di dubbio va a sfavore dei cittadini”. Durante l’incontro sono stati valutati anche altri temi. Tra cui il recupero della Borgata Agip: più sicurezza dei tratti stradali; incoraggiare la costruzione di dossi; migliorare l’illuminazione stradale e creare una strada o un passo ciclabile per coloro che vanno in città a piedi o con la bicicletta. “Sarebbe ben accolto dalla borgata – sostiene il Presidente Lema – di costruire nel passo fra l’ex Claudia e gli altri complessi, una pista ciclabile o un marciapiede che andrebbero a ricondursi su Via Guido Rossa o vicino all’azienda agricola Martufi, così da ricongiungere l’anello che parte dalla stazione e arriva allo stabilimento ex Claudia. Chiediamo ha gran voce dei piccoli investimenti per far fronte a queste esigenze. Il Comune si è reso disponibile e ci ha garantito che entro 5 anni il progetto prenderà forma”.

Melania Orazi

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