Campo di Carne: si chiedono più controlli ed investimenti

Il comitato: “Siamo attenti alle vicende del quartiere ma a volte mancano le informazioni adeguate e i giusti mezzi”. E replicano: “Noi non siamo servi dell’Amministrazione”

Problematiche ancora irrisolte a Campo di Carne.
Continua da parte del presidente Pacenti e del vice Bazzucchi, la battaglia per trovare soluzioni adeguate alle problematiche del quartiere ed ottenere quindi una maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione, anche per tutte quelle situazioni in sospeso da tempo. Il comitato esprime il proprio disappunto sulle scelte che la giunta ha fatto e sulla poca considerazione nei riguardi delle periferie che invece meritano; tuttavia reclamano l’importanza dei relativi ristori della Turbogas, ancora inesistenti. Auspicano infine un aumento del controllo sul territorio.
Il presidente Pacenti ed il vice Bizzucchi, espongono i problemi passati (irrisolti) ed attuali, replicando a coloro che li criticano per il poco impegno e la poca attenzione al territorio di Campo di Carne, invocando invece una maggiore collaborazione tra i residenti: “Il Comitato di quartiere Campo di Carne è attenta a ciò che succede sul territorio, ma non dispone a volte di informazioni adeguate per intervenire con i giusti mezzi. I problemi fognari non si possono definire “piccoli”, anzi tutt’altro, sono almeno 30 anni che le fogne scaricano a cielo aperto; nota positiva potrebbe essere quella della presenza di fondi per la costruzione del depuratore, a detta dell’Amministrazione ovviamente. In via Genio Civile l’illuminazione è funzionante solo al centro e la notte la strada diventa ancor più pericolosa poiché appunto poco illuminata; nelle richieste che noi sottoponiamo all’Amministrazione rendiamo conto di diverse problematiche tra cui anche la messa in sicurezza della strada. Di tutte le problematiche a cui avevamo richiesto una soluzione, è stata portata avanti solo quella della scuola, ma all’asilo non è stato effettuato alcun intervento. E’ dal 2002 che le stesse problematiche vengono ripresentate all’Amministrazione e ancora oggi non sono state trovate risposte adeguate; inoltre, c’è anche quello dei marciapiedi, altro grande dilemma. Oltretutto da anni si parla della costruzione di un’area verde e noi del comitato ci siamo anche impegnati a nostre spese, per ricevere consulenza da un tecnico, che nel nostro caso è un architetto, il quale ha ideato un progetto ad hoc, non preso in considerazione dal palazzo comunale. Tuttavia il proprietario del terreno non ha alcuna intenzione di costruire, ma secondo i piani di recupero i cittadini dovrebbero pretendere tale soluzione e quindi – come promesso dal Comune – qualora l’accordo non si raggiungesse con il privato, il Sindaco avrebbe risolto espropriando il terreno. Peccato che si parla di ciò da diversi anni, addirittura da quando c’era Meddi. L’unica cosa – e ci tengo a precisarlo – che è stata organizzata bene è la raccolta differenziata, grazie ad un lavoro sinergico tra il comitato e l’Assessore Lombardi.

comitato

La differenziata ha riscosso successi e sensazioni positive: circa il 100 per cento ha aderito e sabato molti cittadini hanno presenziato alla riunione. Quest’ultima è servita per informare i presenti che la raccolta verrà ampliata fino al Casolare: tutta via Genio Civile più le strade interne. Noi non siamo ”servi dell’Amministrazione”; il comitato non lavora per nessuna componente politica, il suo massimo impegno lo riserva al quartiere, avendo comunque pochi strumenti a disposizione. Quello che noi ci aspettiamo dall’Amministrazione è l’interessamento anche nei confronti delle problematiche di Campo di Carne e di altri quartieri limitrofi e non solo di quelle relative ad Aprilia Centro. Ciò lo dimostra il fatto che sono stati spesi circa 400 mila euro per via dei Mille, via Inghilterra e dei marciapiedi a Campo di Carne neanche l’ombra. Inoltre stiamo ancora aspettando le opere di compensazione relative alla Turbogas delineate anche in una nota della Regione Lazio, ma ancora nulla di fatto. In aggiunta a quanto descritto sopra, i ristori che il Comune ha preso o che deve ancora percepire derivanti dagli impianti biogas presenti in zona (sono 3) e da quelli fotovoltaici, ci domandiamo come e dove sono stati investiti, perché a Campo di Carne non abbiamo visto nessuna opera.
Purtroppo bisogna fare presente che non vi è molta collaborazione tra la cittadinanza, alcuni preferiscono non esporsi per l’illogico meccanismo che tutti conosciamo. I commenti critici sull’operato del comitato sono giusti in parte, per il fatto che abbiamo fatto un esposto in Prefettura, esprimendo la nostra preoccupazione sulla poca sicurezza del quartiere, ma pure questa iniziativa è andata in fumo. Reclamiamo inoltre che le tasse che giustamente siamo chiamati a pagare vengano poi sostituiti dai servizi per la cittadinanza, compresa quella delle periferie. Sosteniamo inoltre che se non ci fosse la festa di quartiere, con tutti i rischi che ne concorrono, sarebbe un luogo morto, abbandonato. Pretendiamo più rispetto perché il nostro impegno è costante ed attento a tutte le situazioni che nascono nel quartiere.”

I componenti del comitato di quartiere quindi il presidente ed il vice presidente, raccontano di quando nel mese di Aprile avevano fatto presente all’Amministrazione del proliferare di  impianti biogas, tra i quali quella in via del Campo: “Stiamo ora scontando le conseguenze dell’installazione di quell’impianto; tuttavia è da tempo che sulle strade del quartiere passano autobotti che sembrano astronavi, i quali andrebbero a scaricare il digestato della biogas nei terreni limitrofi coltivabili, senza che nessuno controlla come e cosa smaltiscono.
Oltretutto noi del comitato di quartiere Campo di Carne abbiamo suggerito e fatto pressioni nei confronti dell’Amministrazione al fine di emanare un regolamento per le biogas. Uno dei punti del foglio normativo riguarda la reperibilità degli elementi utilizzati nell’impianto, che secondo lo stesso non andrebbero presi al di fuori del Comune o della Provincia, ma non c’è nessuno che vigili sul rispetto di tale regola. Abbiamo fatto anche delle segnalazioni alla Polizia Stradale di Albano, ai Carabinieri, alla Polizia Locale, ma nessuno si è attivato. Secondo poi non è stata ancora mantenuta la promessa relativa all’installazione dei nasi elettronici da parte dell’Amministrazione. Portare avanti dei controlli sull’operato di chi detiene le biogas o quant’altro è fondamentale per tutelare la salute della cittadinanza – di cui il Sindaco è il massimo responsabile – e demandare il compito all’Arpa o a qualche altro ente non è poi così giusto, perché è l’Amministrazione che dovrebbe informarsi sul lavoro che il medesimo ente deve fare e spingerlo ad intervenire.
Circa due anni fa Campo di Carne era circondata da odori fortissimi e ciò ha spinto noi del comitato a segnalare la questione, facendo poi 60 esposti, perché trasportavano il compost proveniente dalla Kyklos e lo spargevano sul terreno, una puzza terrificante. Inoltre abbiamo fatto notare la necessità di un autovelox in via Genio Civile, sono due anni che aspettiamo e la bonifica vicino al Casolare dove sono stati depositati quantità di materiali di grosse dimensioni, tra i quali frigoriferi. Ci auspichiamo quindi maggiori controlli sul territorio, ma non basta la pattuglia in transito occorre che essa sia più presente ed intervenga.”

Melania Orazi

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