Caso Principi e “Città di Fondazione”, il Tavolo Antifascista interviene.

Prosegue la polemica in merito all’intervento del Vicesindaco Lanfranco Principi all’evento “Città di Fondazione” del 25 aprile scorso.

Di seguito è riportato integralmente il messaggio, sottoscritto da ANPI Aprilia “Vittorio Arrigoni”, CAMROL – Associazione Camerunesi di Roma & Lazio , CSI Dialogo APS, Europa Verde Aprilia, MovAp, Rifondazione Comunista Aprilia e Sinistra Italiana Aprilia:

 
Il Tavolo Antifascista Apriliano, dopo la riuscita manifestazione di piazza organizzata in occasione dei festeggiamenti del 25 Aprile, interviene per manifestare il proprio dissenso e la più ferma condanna, in merito alla presenza del vicesindaco Lanfranco Principi all’evento  “Le città di Fondazione”, svoltosi a Piana delle Orme.
La presenza a tale manifestazione, dato il carattere smaccatamente nostalgico del ventennio fascista e celebrativo della figura del Duce, sarebbe stata grave anche se effettuata a titolo personale, in virtù dell’incompatibilità con la carica ricoperta nell’istituzione comunale che promana comunque da una Costituzione antifascista, ma diventa intollerabile allorché si consideri anche l’utilizzo della fascia tricolore, con la quale evidentemente il vicesindaco ha inteso rappresentare a quell’evento, non solo l’amministrazione Terra, ma anche soprattutto l’intera cittadinanza. Proprio nel rispetto di questa cittadinanza – a cui nelle ultime elezioni si è proposto come argine alle destre e a cui deve comunque l’obbligo di mantenere chiaro è indiscutibile il carattere antifascista delle istituzioni che rappresenta- chiediamo che il Sindaco Terra prenda le distanze dall’iniziativa del suo vice, anche a nome dell’intera giunta. Sappiamo già che, in accordo con la tendenza a rimuovere il problema del riemergere di nostalgie del ventennio e di  rilegittimazione del suo ricordo attraverso un subdolo processo di normalizzazione, si evidenzierà il carattere prettamente culturale e storico dell’iniziativa. Ebbene è sufficiente sottolineare il coinvolgimento di associazioni come Comunità Militante e Solco Pontino o la partecipazione di Edda Negri Mussolini a portare il ricordo del nonno, per far ritenere irricevibile tale tentativo di ricostruzione. Né accetteremo che venga utilizzata la consueta strategia di mantenere un ambiguo silenzio, come accaduto anche in passato, nella speranza che il tempo affievolisca la nostra indignazione: in assenza di scuse e chiarimenti soddisfacenti, come Tavolo Antifascista ci riserveremo ulteriori iniziative, invitando sin d’ora tutti gli eletti in consiglio comunale che si riconoscono nei valori dell’antifascismo a sostenere anche all’interno dell’Istituzione la nostra battaglia.”

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