Centralini isolati in Prefettura, la denuncia della Ugl-LeS

Il Segretario Provinciale della Ugl denuncia i disservizi nati dall’accorpamento dei centralini di Questura e Prefettura

Si rischiano seri problemi in questo fine d’anno se i timori del sindacato Ugl-LeS si rivelassero fondati.

Il Segretario Provinciale del Sindacato della Polizia di Stato, Clara Lucchesi, ha infatti denunciato il malfunzionamento dei centralini di Prefettura e Questura.

Servizi che il precedente Prefetto aveva deciso di accorpare ma che, al momento, stanno creando più di un problema.

Prima o poi – è la preoccupazione della Lucchesi – succederà l’irreparabile.

E non voglio sentire sulla mia coscienza il peso di non aver fatto nulla per modificare questa situazione.

È per questo che ritengo doveroso comunicare quello che non va”.

Il problema, come detto, riguarda l’unificazione del servizio di centralino

“che non ha prodotto – prosegue nel suo esposto il Segretario Ugl-LeS – nessun recupero di personale.

Ma ha solo prodotto un pericoloso disservizio a carico della Prefettura, ovvero al servizio di Protezione Civile gestito dalla stessa.

Per noi rimane fondamentale la tutela della vita e dell’incolumità dei nostri concittadini.

E le responsabilità, se dovesse accadere qualcosa di spiacevole, le accerterà la magistratura”.

Un esempio dei rischi che si corrono a causa di questi problemi è avvenuto proprio in questi ultimi giorni:

Non stiamo gridando al lupo al lupo – assicurano dal Sindacato -.

Nella giornata di ieri il centralino della Prefettura era isolato.

Ovvero chi chiamava aveva la sensazione che all’altro capo del telefono nessuno rispondeva malgrado il telefono squillasse.

Giusto per precisare i termini del problema: il numero della Prefettura viene utilizzato da tutti gli Enti che necessitano di emergenze di protezione civile.

Ma viene anche usato dal 118 per richiedere trasporti d’emergenza.

Se almeno l’inutile unificazione fosse avvenuta presso gli uffici della Prefettura, molte di queste anomalie che si ripetono nel tempo avrebbero un esito meno preoccupante, essendo gli uffici di telecomunicazioni presso il medesimo palazzo del Governo (ora in disuso).

Dove a suo tempo erano stati correttamente previsti dei sistemi d’emergenza alternativi”.

di Massimo Pacetti

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