Cimitero:fornetti vuoti da tempo non impiegati

Assessore Spallacci:”I fornetti dovevano essere temporanei. Unica nostra colpa è di non averli rimossi prima.”

Un improvviso peggioramento nel numero di decessi ad Aprilia durante la Giunta Santangelo, avrebbe spinto la stessa Amministrazione di allóra a far installare, all’interno del cimitero, delle fabbricazioni temporanee (v. foto).
La carenza dei posti è un problema che affligge anche la Giunta attuale, la quale a breve e laddove non sorgano ulteriori imprevisti, sarebbe pronta ad annunciare la fine dei lavori di ampliamento entro Marzo 2016. La situazione del momento riguardo all’attenzione serbata in seguito all’arrivo dei nuovi feretri al cimitero, che vengono poi collocati all’interno di un deposito, rende nota l’importante carenza dei loculi. A quanto pare, però, nell’arco di una settimana o poco più, si può procedere alla tumulazione.

Loculi momentanei, fabbricati ed installati durante la Giunta Santangelo.

Loculi momentanei, fabbricati ed installati durante la Giunta Santangelo.

A commento di quanto suddetto, le parole eloquenti dell’Assessore ai Lavori Pubblici Mauro Fioratti Spallacci, in risposta quindi all’interrogativo che in molti si sono posti: ovvero sulla causa della presenza di loculi vuoti da tempo non impiegati.
I fornetti – ci spiega l’Assessore – presenti nella parte centrale del cimitero sono stati installati dalla Giunta Santangelo, in un periodo in cui i decessi erano di proporzioni importanti. In questo modo, i fornetti rimovibili e dislocabili, avrebbero dovuto essere la soluzione temporanea al problema. Molto presto i suddetti verranno rimossi ed inoltre procederemo all’abbattimento dell’ex gabbiotto del custode del campo santo, per fare posto ad altri 40/45 loculi. I lavori di ampliamento del cimitero continuano: a Febbraio probabilmente le attività termineranno ed entro Marzo 2016 il cimitero potrà contare 750/800 posti in più. Tuttavia, l’Amministrazione in futuro, potrebbe di nuovo investire a favore di un ulteriore ampliamento.”

 

Melania Orazi

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