Coronavirus: le misure del nuovo Decreto del Presidente del Consiglio.

Firmato il DPCM con le nuove norme: no a sport di contatto e gite di scuola.

Forte raccomandazione a limitare le feste in casa e a indossare la mascherina se si ricevono persone non conviventi. Dopo le ore 21 vietata la sosta fuori dai locali. Il periodo di quarantena passa da 14 a 10 giorni. Il premier Conte esclude lockdown generalizzati per contrastare il coronavirus. “Restano sospese – si legge – le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso” e nelle abitazioni private “viene fortemente raccomandato di evitare feste e di ricevere persone non conviventi di numero superiore a 6”. In ogni caso, “le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose possono svolgersi con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti”. Stop alle gite scolastiche, confermata la proposta di sospendere gli sport di contatto a livello amatoriale, regola che non varrà per gli sport a livello dilettantistico. Dopo le ore 21 verrà vietata la sosta fuori dai locali.  Sono consentite le manifestazioni fieristiche e i congressi, si legge nel documento, “previa adozione di Protocolli validati dal Comitato tecnico-scientifico” e vengono sospesi “i viaggi d’istruzione, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche comunque denominate, programmate dalle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, fatte salve le attività inerenti i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”.  Per quanto riguarda “le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite sino alle ore 24,00 con servizio al tavolo e sino alle ore 21,00 in assenza di servizio al tavolo”. “E’ fortemente raccomandato – si legge nella bozza – l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie anche all’interno delle abitazioni private in presenza di persone non conviventi”. E ancora: “È fatto obbligo di mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”. E “possono essere utilizzate mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto-prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e, al contempo, che garantiscano comfort e respirabilità, forma e aderenza adeguate che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”. “L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di assembramento”. Previsti per gli eventi e le competizioni sportive degli sport individuali e di squadra “una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1.000 spettatori per manifestazioni sportive all’aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi”. Tuttavia, “le Regioni e le province autonome, in relazione all’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori, possono stabilire, d’intesa con il ministro della salute, un diverso numero massimo di spettatori in considerazione delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e degli impianti; con riferimento al numero massimo di spettatori per gli eventi e le competizioni sportive non all’aperto, sono in ogni caso fatte salve le ordinanze già adottate dalle regioni e dalle province autonome”. Sono invece “vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto, come sopra individuati, aventi carattere amatoriale”. Atleti, tecnici, giudici e commissari di gara, e accompagnatori provenienti da paesi per i quali l’ingresso in Italia è vietato o per i quali è prevista la quarantena “prima dell’ingresso in Italia, devono avere effettuato un test molecolare o antigenico”. Per quanto riguarda i trasporti, il Mit “con decreto adottato di concerto con il ministro della Ssalute, può disporre, al fine di contenere l’emergenza sanitaria da Covid-19, riduzioni, sospensioni o limitazioni nei servizi di trasporto, anche internazionale, automobilistico, ferroviario, aereo, marittimo e nelle acque interne, anche imponendo specifici obblighi agli utenti, agli equipaggi, nonché ai vettori ed agli armatori”. Ai presidenti di Regioni viene lasciato il compito di programmare i servizi erogati “dalle aziende del trasporto pubblico locale”. Inoltre nel Dpcm si  raccomanda la modalità di lavoro agile e modalità a distanza “e che siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva”. Infine altro passaggio: “L’accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro”.

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