Equiparare la divisa delle forze dell’ordine al territorio dello Stato: la proposta di legge parte dalla Polizia

Il Sindacato Ugl-Les sta preparando il testo da sottoporre all’attenzione del nuovo Parlamento per estendere le tutele ai rappresentanti delle forze dell’ordine

Il Sindacato della Polizia di Stato Ugl-Les sta lavorando per estendere una proposta di legge che vada ad aumentare le tutele delle forze dell’ordine di fronte alla magistratura.

Proposta a cui sta lavorando il dottor Antonio Bottoni, già in passato chiamato in causa per altri DDL.

Il Coordinatore nazionale per la stampa e comunicazioni del sindacato, Elvio Vulcano, ha spiegato nel dettaglio quali siano i presupposti da cui prende le mosse l’iniziativa:

“Molto spesso – spiega – gli appartenenti alle Forze dell’Ordine si trovano incriminati perché, nello svolgimento del loro lavoro, sono costretti a ricorrere all’uso della forza.

E, talvolta, a quello delle armi a loro disposizione per fronteggiare situazioni di pericolo per la pubblica incolumità e per quella loro stessa.

Ciò, provoca un giusto disappunto in gran parte dell’opinione pubblica, oltre che sconcerto e sconforto tra i colleghi degli indagati/imputati.

Tra i violenti, invece, provoca la certezza dell’impunità ed, anzi, ne aumenta l’arroganza e la violenza.

In altre occasioni i tutori dell’ordine pubblico devono ricorrere all’uso delle armi da fuoco, con il rischio concreto di venire incriminati perché non rispetterebbero le regole fissate da una politica stolta ed assurda.

Naturalmente, quelle regole sono poi quelle che vengono osservate da magistrati “molto fantasiosi”, con la conseguente condanna dei lavoratori e non dei violenti.

O, comunque, con la comminazione di pene del tutto discriminatorie a sfavore delle Forze dell’Ordine“.

Per elevare le tutele dei rappresentanti delle istituzioni, dunque, l’idea del Sindacato è di equiparare la divisa al territorio dello Stato:

“In questa maniera – spiega Vulcano – si porrebbe un serio freno al comportamento sia dei malfattori e dei violenti, che dei giudici stessi.

I quali si troverebbero a giudicare atti che non potrebbero che essere definiti “eversivi”, in quanto compiuti ai danni della divisa, cioè del territorio dello Stato”.

Attualmente in Parlamento è depositata una proposta di legge che prevede di inasprire le sanzioni relative all’aggressione e alla resistenza ai pubblici ufficiali.

L’idea della Polizia, dunque, è di ampliare questo DDL per essere protetti sotto vari punti di vista: sociale, giudiziario e della propria incolumità personale.

La parola, ora, passa a Montecitorio.

di Massimo Pacetti

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