Fiaccolata: il Sindaco in prima linea

Terra: “Il nostro e quello dei Carabinieri sarà un lavoro congiunto per debellare questo fenomeno”

“Faremo il possibile”. Queste le parole del Sindaco Antonio Terra, che si esprime nei confronti dei crescenti episodi di violenza legata al furto e al borseggio.
In quest’ultimi giorni il dato è disarmante: in media è stato possibile registrare uno scippo al giorno e in diverse zone della città. Il metodo è sempre lo stesso: due in motorino che si avvicinano ad una potenziale vittima (al momento sono le donne) e d’astuzia agiscono indisturbati, rubando la borsa dell’ignara vittima dalla macchina oppure i gioielli che indossa, facendo poi perdere le proprie tracce. Ci chiediamo se siano fatti isolati oppure dietro vi è una vera e propria banda che agisce.
Il primo cittadino è colui che ha la piena responsabilità per la tutela della sicurezza pubblica, garantendo al cittadino una vita tranquilla e serena. A tal proposito di seguito le parole del Sindaco Terra, che sembra rassicurare la cittadinanza: “Faremo tutto il possibile. In questi giorni le autorità inquirenti stanno controllando le nostre videosorveglianze che stiamo montando in vasi siti, ovviamente il progetto non si è ancora concluso. Ci auguriamo che entro un anno riusciamo a coprire tutto il territorio; tuttavia le indagini da parte delle autorità stanno proseguendo. Per giovedì ho programmato anche un incontro istituzionale con il nuovo Questore di Latina e faremo il punto della situazione.

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Stiamo cercando di potenziare al massimo la videosorveglianza, ma è un dato fondamentale considerare anche la carenza organica della polizia municipale: abbiamo solo 42 vigili, un numero di gran lunga inferiore rispetto alla mole di abitanti apriliani. Il progetto si sta concludendo; a giorni verrà completata una sorta di sala comando nella centrale dei Carabinieri di Aprilia con tutti i monitor legati alla videosorveglianza: quindi avremo due postazioni, una nella sede dei vigili urbani e l’altra in quella del reparto territoriale.
La situazione non è semplice, si evince un disagio sociale elevato. E’ anche vero che lo scippo è un reato comune e di gran lunga sottostimato dal nostro codice infatti dopo aver provveduto con il fermo il giorno dopo lo scippatore o borseggiatore potrebbe già stare fuori.”
Nel primo intervento vi è un dato da non sottovalutare, ossia la presenza sul territorio apriliano di soli 42 vigili urbani su una mole di circa 72 milioni di abitanti:
“Purtroppo a tutt’oggi non possiamo assumere altro personale nel corpo dei vigili urbani, – commenta con rammarico il primo cittadino – a meno che si trovi in mobilità, ossia tra enti, ministeri e via dicendo. Tuttavia a prescindere da ciò siamo al contempo bloccati da un numero – fermo dal 2009 – che assolutamente non possiamo varcare: non possiamo spendere un centesimo in più rispetto a quel dato”.

Dalle rete in questi giorni sta partendo un’iniziativa che potrebbe non avere dei precedenti finora: una fiaccolata volta a sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e le autorità sulla problematica attuale riguardanti i numerosi scippi e furti. All’unisono i cittadini, legati da uno stesso intento e sotto uno stesso slogan (“Riprendiamo in mano la nostra città“) scenderanno in piazza e manifesteranno il proprio dissenso nei confronti di questo interminabile, almeno così pare, assedio.
La domanda era scontata, parteciperà in prima persona il Sindaco?
“Senza ombra di dubbio – ci dice il primo cittadino – parteciperemo in prima linea alla fiaccolata, senza però dimenticare che il problema è a monte e con i nostri mezzi e con gli organi di competenza, riusciremo a debellare questo fenomeno. Gli ultimi dati dicono che tali reati nel nostro territorio sono in diminuzione, ma giustamente la percezione dei cittadini legata principalmente a reati che li toccano da vicino e quando meno te lo aspetti, potrebbero sostenere una situazione totalmente differente. Per questo ribadisco che il problema è a monte e penso che lo stesso sia uno dei più grandi e gravi che ci ha colpito in questo periodo. In generale questo atto criminoso potrebbe essere legato nella maggior parte dei casi alla droga. Non posso però sostenere con certezza che il fatto increscioso avvenuto oggi negli uffici dei Servizi Sociali sia legato alla droga. I soggetti che varcano la soglia dei Servizi Sociali li conosciamo e dietro alle spalle di queste persone si intravede una vita condotta sul limbo della legalità, con episodi frequenti nell’uso di stupefacenti o alcol”.

Forse si intravede un primo passo verso la soluzione.

Melania Orazi

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