Il Comandante Maurizio Doretto pronto per il nuovo incarico

Da lunedì, l’ex Capitano ha assunto il ruolo di nuovo Comandante della Polizia Locale di Lanuvio

Dopo 27 anni di servizio ad Aprilia, Maurizio Doretto diventa il Comandante della Polizia Locale di Lanuvio.

Il nuovo incarico è iniziato proprio in questa settimana.

Abbiamo incontrato il Comandante per ascoltare le sue prime impressioni su questa nuova avventura professionale.

Ed anche sul suo lungo passato qui nella nostra città.

Comandante Maurizio Doretto, dopo tanti anni di servizio ad Aprilia che effetto le ha fatto entrare in un ufficio diverso, in una città diversa?

Effettivamente la cosa mi ha fatto un certo effetto.

L’ultimo giorno presso il Comando di Aprilia, scendendo quelle scale, un nodo alla gola l’ho sentito.

Il primo giorno di lavoro a Lanuvio è stata comunque una bella soddisfazione.

L’Amministrazione di Lanuvio aveva avuto modo di conoscermi nel mese di gennaio, quando avevo tenuto dei corsi per la formazione degli ispettori ambientali.

Lì si è instaurato un rapporto di conoscenza e stima reciproca.

Proprio in quell’occasione sono venuti a crearsi i presupposti, vista lo loro necessità di coprire questo ruolo, per una collaborazione.

Ovviamente è passato poco tempo, dunque non è ancora possibile sapere quali siano le differenze tra il lavoro ad Aprilia e quello a Lanuvio. Una prima impressione, comunque, è riuscito a farsela?

Le differenze sostanziali sono determinate dalla popolazione, ma le problematiche sono abbastanza simili.

A Lanuvio il fenomeno legato all’abusivismo è molto ridotto rispetto ad Aprilia.

Negli anni ’80 e ’90 quello che  successo ad Aprila non è minimamente paragonabile a quanto accaduto a Lanuvio.

Un altro fenomeno similare tra le due località riguarda l’abbandono incontrollato dei rifiuti.

Non solo qui ad Aprilia si sente la necessità di arginare l’inciviltà dei cittadini, residenti e non, che sistematicamente si sbarazzano dei rifiuti in maniera non conforme alle norme.

Si tratta, insomma, di situazioni che ha già avuto modo di conoscere in una realtà di vaste dimensioni, come quelle della città di Aprilia. Questo le potrà essere di aiuto nel contrastare questi fenomeni in una città più piccola come è Lanuvio?

Certamente il bagaglio di esperienze di questi due anni in cui ho guidato il Nucleo Ecologico mi sarà utile per suggerire alcuni accorgimenti.

Ad esempio l’utilizzo delle videocamere e delle fototrappole.

Abbiamo istituito, dopo il corso tenuto a gennaio, il nucleo degli ispettori ambientali.

Il 24 di questo mese entrerà ufficialmente in servizio, affiancando agli ispettori degli agenti della Polizia Locale, in modo da procede ad una mappatura del territorio e poi procedere con l’iter amministrativo per la bonifica.

Oltretutto, l’Amministrazione Comunale di Lanuvio sta lavorando a stretto contatto con l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Aprilia.

Proprio l’Assessore Lombardi ha promosso un incontro tra Comuni e Polizia Locale per istituire un controllo omogeneo del territorio per arginare e contrastare questo fenomeno dell’abbandono indiscriminato dei rifiuti.

Le ha prestato servizio qui ad Aprilia per 27 anni. Che cambiamenti, evoluzioni e, magari, anche involuzioni ha riscontrato nel corso degli anni?

L’evoluzione c’è stata, c’è e si avverte.

L’involuzione riguarda il sottodimensionamento dell’organico del corpo di Polizia Locale.

Ma è un problema che non attanaglia solo la città di Aprilia, ma in tutta Italia.

Il numero ridotto di agenti non è adeguato alle esigenze della città.

E questo nonostante l’aumento degli incarichi conferiti al corpo stesso.

Non ci sono abbastanza risorse umane per far fronte al carico di incombenze della città.

Cosa dovuta anche al blocco delle assunzioni deciso da vari governi.

Dopo così tanti di servizio è inevitabile parlare di un vuoto lasciato da una figura del suo spessore.

Non credo ci sia da preoccuparsi da questo punto di vista.

Da quando sono arrivato, il Comando della Polizia Locale di Aprilia è sempre stato all’avanguardia.

Nel 1990 operavo sulla strada con i micoelaboratori, non con il blocchetto di carta.

I colleghi sono pienamente all’altezza del compito che gli viene affidato.

Le polemiche sulla nomina del Comandante Marini secondo lei hanno lasciato dei segni? Magari anche sulla sua carriera?

Sicuramente ci sono degli strascichi a causa di quella vicenda.

La Giunta Santangelo emise un decreto per la gestione dei concorsi riguardanti l’affidamento di quell’incarico.

Qualcuno si è sentito leso da questa decisione ed ha intrapreso la via del ricorso.

La sentenza del Consiglio di Stato, passata in giudicato, ha revocato il decreto di nomina al consulente per l’indizione dei concorsi.

Pertanto quei concorsi, secondo la magistratura amministrativa, non esistono.

È una vicenda che non riguarda né direttamente, né indirettamente la mia figura professionale.

Pertanto non posso esprimere giudizi personali sulla questione.

In base alle esperienze avute con i Comandanti che ha avuto, quale idea si è fatto della figura di Comandante della Polizia Locale? Quali sono le sue aspettative su questa nuova esperienza appena iniziata?

Il primo atto, dopo il confronto con il Sindaco e la Giunta di Lanuvio, è stato quello di convocare tutti gli agenti della Polizia Locale di Lanuvio per conoscerci.

Qualcuno lo conoscevo già, perché hanno iniziato la loro carriera proprio qui ad Aprilia.

La prima cosa che ho sottolineato è che c’è bisogno di una squadra, non si può pensare a singole figure.

C’è bisogno di un gruppo di persone che lavori per la città.

Questo rende automatico lavorare per il bene della comunità.

La città rimane, le Amministrazioni passano.

Che cosa crede, o magari spera, di aver trasmesso alla città di Aprilia in questi 27 anni di servizio?

Spero di essere riuscito a trasmettere qualcosa, come è normale sperare in ogni ambito professionale.

Ci ho provato in tutti i modi e posso dire di aver ricevuto molti complimenti sia da appartenenti al corpo di Polizia Locale che da altri corpi, organismi ed enti con cui ho collaborato.

Spero di aver trasmesso quanto ho appreso dai comandanti che ho avuto, da Zompi in avanti.

Quello che sono oggi non è altro che la somma di tutti gli input che ho ricevuto e da tutte le cose che ho cercato di rubare, imparare anche solo guardando ed ascoltando.

di Massimo Pacetti

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