Il reparto di Oncologia della ASL rischia di andare sotto scacco

Alcune difficoltà evidenziate dal Tribunale per i Diritti del Malato rischiano di compromettere uno dei fiori all’occhiello della ASL

Il reparto di Oncologia della ASL di Aprilia rappresenta il fiore all’occhiello della sanità pubblica cittadina.

Purtroppo sono sorte delle difficoltà che rischiano di compromettere questa reputazione.

I volontari del Tribunale per i Diritti del Malato hanno posto all’attenzione pubblica alcune di queste criticità:

“Nel reparto – riferisce il responsabile Claudio Frollano – lavorano due infermiere.

Una è stata vittima di un infortunio, dunque tutto il peso del reparto ricade su un’unica persona.

E se questa seconda infermiera dovesse trovarsi impossibilitata a presenziare?

È un rischio troppo grande, sia perché andrebbero sprecati farmaci che costano più di 10.000 €.

Sia, soprattutto, per tutti quei pazienti che si troverebbero costretti a non poter continuare il ciclo di terapie”.

Proprio nell‘elevato numero di pazienti sta la dimostrazione della fama che il reparto ha saputo costruirsi.

Pur essendo stato aperto da pochi anni.

Al momento attuale, infatti, sono

Circa 7.000 pazienti, di cui 3.000 provenienti dal reparto dell’ICOTT di Latina che è stato chiuso.

Perché non si è pensato di trasferire anche il necessario personale infermieristico?

Si era pur sempre liberato, dato che era parte integrante dell’organico di quel reparto.

Va sottolineato che le potenzialità di questa unità sono grandissime.

Basterebbe rimanere aperti almeno fino alle 17 senza aggravio di personale, ovviamente con opportuna turnazione.

In questo modo, secondo gli operatori stessi, si potrebbe quadruplicare il servizio offerto.

Riducendo al lumicino il numero di pazienti costretti ad andare fuori territorio.

Ed offrendo un servizio ancora più rispondente alle necessità.

Il TDM – concludono i volontari – non starà a guardare.

Ci stiamo attivando per richiedere al Sindaco una Conferenza dei Servizi, formata dai Sindaci del nostro Distretto (Cori, Cisterna, Rocca Massima, Aprilia) il Direttore Generale dr. Casati, il Capo Distretto dr. Rossi ed un esponente della Regione con responsabilità decisionali“.

di Massimo Pacetti

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