Il Sindaco chiederà alla Regione lo Stato di Calamità Naturale

Dopo il nubifragio di ieri, alcune case sono state evacuate. Già domani, forse,la richiesta di dichiarare lo Stato di Calamità Naturale

La città di Aprilia chiederà alla Regione Lazio di dichiarare lo Stato di Calamità Naturale.

Il nubifragio che si è abbattuto nella giornata di ieri ha provocato danni sia in strutture pubbliche che in abitazioni private.

Per questo motivo il Sindaco Antonio Terra ha deciso di rivolgersi alla Regione:

“Il centro anziani di Montarelli – ha rivelato il primo cittadino – è stato sommerso dall’acqua.

Così come lo sono stati molti garage, scantinati e purtroppo anche appartamenti.

Ovviamente verrà data la precedenza a queste situazioni poi, se avanzerà qualcosa, vedremo di utilizzarlo per il suolo pubblico”.

Molti gli interventi che sono stati portati a termine ieri dalla Protezione Civile, dalla Polizia Locale, dai Vigili del Fuoco e dalla Multiservizi.

Tutti enti a cui il Sindaco ha voluto dedicare

Un ringraziamento particolare per quello che hanno fatto.

A noi era arrivata la segnalazione di un’allerta arancione, ma forse ieri ci siamo avvicinati molto più ad una allerta rossa.

Se ci fosse stata data questa indicazione avremmo provveduto a delle evacuazioni preventive, perché in alcune zone a rischio il nostro piano di Protezione Civile lo prevede.

In altre occasioni, abbiamo gestito con tranquillità codici arancioni, ma stavolta abbiamo avuto delle difficoltà.

Due famiglie sono state evacuate, anche se poi, già nella serata di ieri, una di queste è rientrata nella propria abitazione.

Abbiamo ospitato in una struttura alberghiera anche una persona disabile, la cui abitazione era diventata pericolosa.

Ma ci sono state anche zone della città – spiega ancora Terra – che hanno resistito bene al nubifragio.

Frassineto e Campoverde erano state oggetto di interventi di bonifica, dunque l’impatto della forte pioggia è stato ridotto”.

Le cause delle strade allagate

Il problema maggiore della giornata di ieri ha riguardato l‘allagamento di alcune strade.

Le quali, già in occasione del primo nubifragio abbattutosi su Aprilia in questo mese di settembre, avevano mostrato di non poter gestire una simile quantità di precipitazioni.

Ovviamente si fa riferimento a Via Aldo Moro e Via Guido Rossa:

“In quella zona – ha spiegato il Sindaco – il problema riguarda l’intubazione del fosso Leschione.

Dalla Simmenthal al nuovo Mc Donald’s il fosso è completamente intubato.

Ciò fa sì che l’acqua che dovrebbe affluire al suo interno vada invece a “sbattere” e si accumuli.

C’è anche da dire che all’interno degli altri fossi il problema può comunque verificarsi, visto che la pioggia può trascinarvi di tutto.

Allo stato attuale abbiamo ritrovato otto targhe, che hanno creato un intasamento in un’altra zona.

Non è facile intervenire in queste situazioni, ci sono sempre molti imprevisti che possono peggiorare una condizione già critica.

Per non parlare poi dei problemi legato all‘assenza di elettricità.

Molte pompe hanno avuto dei guasti a causa dell’acqua e non hanno potuto svolgere il loro compito.

Alcuni fossi, come quello della Moletta, sono tracimati, quindi la Protezione Civile è ancora al lavoro per tentare di ripristinare le condizioni di sicurezza.

Nelle zone limitrofe, come Ardea e Pomezia, le situazioni sono state ancora più critiche.

Ci era stato anche chiesto di privarci di alcuni nostri reparti di intervento, ma questo avrebbe comportato il rischio di non poter far fronte alle nostre esigenze.

Comunque, possiamo ritenere la nostra situazione migliore di quella di altri Comuni.

Non abbiamo avuto segnalazioni di persone rimaste ferite o di situazioni particolarmente gravi per quanto riguarda la salute dei cittadini”.

L’ordinanza sulle case pericolose

Le evacuazioni previste dal piano di Protezione Civile cui il Sindaco Terra fa riferimento riguardano case costruite in zone a rischio.

Lo stesso Primo Cittadino ha deciso di emettere un’ordinanza per mettere in sicurezza queste situazioni:

“Saranno anche state condonate – ha affermato Terra – ma alcune case sono state costruite in zone davvero pericolose.

Alcuni piani interrati sono stati adibiti ad abitazione, così come alcuni piani terra e primi piani si trovano in condizioni di pericolo.

Una volta conclusa questa ondata di maltempo e si potrà fare una stima precisa dei danni, verranno date disposizioni su queste situazioni.

Forse già da domani inizieremo a lavorarci“.

di Massimo Pacetti

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