La mobilitazione delle Borgate non si ferma

Dopo la manifestazione di venerdì, il Coordinamento Consorzi e Borgate di Aprilia promette nuove iniziative per chiedere il risanamento

La manifestazione di venerdì pomeriggio è stata solo il primo intervento pubblico per chiedere più attenzione verso le Borgate apriliane.

Questo, in sintesi, il concetto che il Presidente del Coordinamento Consorzi e Borgate, Silvano De Paolis, ha voluto far passare all’indomani della mobilitazione di Piazza Roma.

Folta la presenza di residenti delle zone periferiche della città, i quali chiedono interventi mirati per il risanamento.

All’appello, però, sono mancati alcuni soggetti che avrebbero, con la loro presenza, avvalorato ancora di più la protesta delle Borgate.

La seconda parte della manifestazione doveva ospitare nella biblioteca comunale anche Comitati di Quartiere e professionisti dei settori coinvolti nelle opere di risanamento.

I quali hanno deciso di non intervenire:

Obiettivo della manifestazione nella biblioteca – ricorda De Paolis – era quello di proseguire il dibattito con cittadini e rappresentanti dei Consorzi e Comitati di Quartiere.

Dando loro la possibilità di manifestare il proprio pensiero sull’iniziativa del Coordinamento  e rappresentare la situazione delle varie parti della periferia.

Avviare un confronto e un rapporto con le varie rappresentanze sociali presenti e operanti nella città.

Partendo dalla considerazione che il risanamento delle borgate non è problema solo dei cittadini delle borgate, ma di tutta la città.

Questi soggetti sociali, che pur invitati non erano purtroppo presenti alla manifestazione, torneremo a cercare di incontrali.

Per aprire un confronto e chiedere il loro contributo nelle forme che vorranno decidere.

Perché il risanamento e la rigenerazione urbana delle borgate possano essere realizzati nell’interesse della città e delle sue periferie.

Il Coordinamento tornerà presto a riunirsi, per studiare nuove iniziative e nuove forme di lotta.

In modo da far avanzare il processo di risanamento delle periferie.

La mobilitazione delle periferie resta pertanto attiva“.

di Massimo Pacetti

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