Lettera della preside del plesso di Campo di Carne

La Replica arriva dal dirigente scolastico, spiegando che le informazioni divulgate da alcuni genitori non sono vere

Non si fa attendere la replica del dirigente scolastico del plesso Leda a Campo di Carne.
La nota scritta dalla preside è relativa alla protesta che ha avuto inizio nella mattinata di ieri davanti alla struttura scolastica; una protesta pacifica organizzata dai genitori degli alunni a causa della mancanza delle insegnanti.
Di seguito le testuali parole della lettera scritta e firmata dal dirigente scolastico, professoressa Fabiola Paganelli, la quale tende a precisare che:

“Sono profondamente indignata nei confronti del clamore che si è alimentato intorno al plesso di Campo di Carne Primaria dell’I.C. Zona Leda e credo che sia doveroso chiarire la situazione, perché è inaccettabile che un gruppo minoritario di genitori del plesso diffonda informazioni che non corrispondono alla verità dei fatti e diano giudizi sommari sull’operato del dirigente scolastico.
Tutte le classi hanno avuto fin dal primo giorno di scuola i docenti in classe, nonostante le difficoltà e i ritardi nella distribuzione dell’organico da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale- Ambito Territoriale Provinciale di Latina. Per garantire la presenza dei docenti, infatti, la dirigente ha tempestivamente proceduto alla nomina di insegnanti con contratti fino all’avente diritto, in attesa degli incarichi annuali che in questa fase sono di esclusiva competenza dell’ ATP di Latina.

scuola campo di carne

Quindi:
-non corrisponde al vero che le classi siano state “scoperte” in questi giorni, perché è stata cura della dirigenza provvedere con insegnanti appositamente nominati
– non corrisponde al vero che nella giornata del 22/09/2014 la classe quarta fosse senza docenti, in quanto l’insegnante assente è stata sostituita da altri docenti della classe; quindi gli alunni non sono stati “costretti” a non entrare, ma è stata una scelta dei genitori non far entrare i propri figli, anche se in presenza di docenti in classe. Nella giornata del 23/09/2014 sono entrati in classe tre alunni, perché i genitori hanno scelto di continuare la protesta, anche se erano presenti docenti in classe.
– non corrisponde al vero che i docenti di ruolo nel plesso di Campo di Carne Primaria siano 9, in quanto gli altri docenti titolari del plesso nel mese di agosto hanno ottenuto l’assegnazione provvisoria in altre sedi di servizio, situazione che a fine anno scolastico non si poteva prevedere. Questi posti, in organico di fatto, non possono essere coperti con docenti a tempo indeterminato, ma con incarichi a tempo determinato da parte dell’USR ATP di Latina. Le operazioni di nomina non sono ancora terminate e quindi, nel frattempo, per garantire la presenza dei docenti, la dirigente ha nominato dei supplenti con contratti di cui sopra.
– non corrisponde al vero che la dirigente abbia “sbagliato” l’assegnazione dei docenti alle classi, in quanto gli insegnanti a tempo indeterminato rimasti nel plesso dopo le assegnazioni provvisorie sono soltanto 9 su un organico di 21 unità da distribuire in 14 classi ed è ovviamente impossibile garantirli in ogni classe, né tantomeno possono essere private del docente di ruolo classi già avviate.
-non corrisponde al vero che i genitori non siano riusciti ad avere un colloquio con la dirigente, anzi sono stati ricevuti più volte dall’inizio dell’anno scolastico e in passato è sempre stata riservata loro la massima disponibilità
E’ bene che i genitori capiscano che la carenza di docenti a tempo indeterminato è un dato strutturale che affligge la scuola italiana, problema sicuramente da affrontare, che rientra però nella sfera di competenza del Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, non certamente del dirigente scolastico, nei confronti del quale è comodo ed ingiusto scaricare tutte le responsabilità, oltre quelle che quotidianamente incombono sulla sua figura.
Ogni giorno siamo in prima linea per garantire a tutti il diritto allo studio e per risolvere le innumerevoli problematiche di un sistema complesso che necessita di essere riformato, ma la protesta riguarda un ambito nazionale e deve essere indirizzata alle sedi di competenza.”

Melania Orazi

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