Sanità al collasso: Il comitato ristretto dei sindaci

Eva Torselli: “Aprilia non ha un ospedale pubblico”

Giovedì 19 si è riunito il  comitato ristretto sulla sanità: i sindaci pontini hanno chiesto un tempestivo intervento da parte della Regione a favore della sanità locale, che rischia il collasso. Questa è la ferma posizione assunta. In caso di mancate o insufficienti risposte della Regione, le amministrazioni dei singoli comuni sono pronte anche ad immediate ed eclatanti azioni di protesta.

Alla riunione, presieduta dal sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi, erano presenti il sindaco di Fondi, Salvatore De Meo, di Sezze, Andrea Campoli, di Castelforte, Patrizia Gaetano, e l’assessore ai servizi sociali del Comune di Aprilia, Eva Torselli, in rappresentanza del sindaco Terra.

Presente all’incontro il direttore generale della Asl di Latina, Michele Caporossi, a cui i sindaci hanno chiesto di relazionare in merito ad alcuni aspetti gestionali della sanità pontina, in particolare sullo stato delle strutture e della qualità dei servizi ai cittadini.

“Ne è emerso un quadro molto preoccupante- spiega il Comune di Latina in una nota – fatto di gravi carenze sotto il profilo delle risorse umane e dei mezzi tecnologici e strumentali, con apparecchiature indispensabili per la fase diagnostica e terapeutica dell’assistenza che sono mancanti o mal funzionanti: una situazione grave che non garantisce l’erogazione di prestazioni sanitarie adeguate alle richieste dei cittadini, come hanno sottolineato tutti i sindaci presenti.”

torselli

Inoltre, alla vigilia della stagione estiva con l’arrivo sul territorio pontino della popolazione turistica che porta al raddoppio delle persone presenti e quindi l’aumento esponenziale delle richieste di assistenza nelle strutture sanitarie, la Regione intende tagliare i posti letto e gli straordinari, e non integrare il personale mancante.

I sindaci hanno sottolineato a gran voce la gravità e l’inaccettabilità della situazione. Nel corso della riunione e della relativa analisi effettuata è emersa una carenza complessiva di personale pari ad almeno 75 unità.  Discorso a parte, inoltre, per l’ospedale “S. Maria Goretti” di Latina, che è classificato DEA di II livello senza esserne strutturalmente idoneo, cioè senza avere personale sufficiente né spazi e strumentazioni tecniche adeguate. Assurda poi la situazione in cui versa Aprilia,  una città che non ha neppure un punto di primo soccorso, come fatto rilevare l’assessore Torselli.

Infine i sindaci hanno esaminato il bilancio 2013 della Asl di Latina, da cui risulta una perdita di 3,3 milioni di euro, e hanno espresso l’auspicio che, in merito al budget per il 2014 per la sanità pontina, la Regione non solo non preveda tagli alle risorse, ma anzi possa incrementare le stesse, tenendo anche conto che nell’assegnazione della quota pro capite per abitante, la provincia di Latina attualmente figura al penultimo posto in ambito regionale.

“Eventuali tagli da parte della Regione sarebbero inaccettabili e irricevibili – ha detto il sindaco Di Giorgi nelle conclusioni a nome di tutti i sindaci presenti – mettendo a rischio i livelli dei servizi assistenziali ai cittadini, mentre il quadro che si prospetta per la stagione estiva è drammatico in tutte le strutture della provincia, considerati i tagli dei posti letto, gli accorpamenti di reparti e le gravi carenze di personale. I problemi della sanità pontina sono gravi e strutturali. La Regione deve riconsiderare l’intero sistema sanitario pontino, prevedendo un adeguamento delle risorse umane e strumentali, e la dotazione di posti letto commisurata agli standard previsti per un DEA di II livello e per tutto il territorio provinciale. Sia chiaro: noi sindaci non ne facciamo una questione di campanile e colore politico, ma chiediamo ascolto dalla Regione per avere risposte ad una situazione non più sostenibile. Già le precedenti amministrazioni regionali, a prescindere dallo schieramento politico, sono rimaste sorde alle richieste dei sindaci pontini: ora non siamo più disposti ad aspettare inermi le risposte che non arrivano ma siamo invece pronti a immediate azioni anche eclatanti. Sono convinto che il presidente Zingaretti ascolterà le nostre richieste”.

“Abbiamo sottolineato a gran voce la mancanza di un ospedale pubblico ad Aprilia – ci spiega Eva Torselli, che ha partecipato al tavolo dei lavori, in rappresentanza dell’amministrazione di Aprilia – Il problema che è emerso durante la riunione di giovedì riguarda i tagli che la Regione ha effettuato rispetto al nuovo bilancio. Si è parlato di tutte le strutture esistenti, noi abbiamo evidenziato il grave disagio dei cittadini di Aprilia che non hanno una  struttura pubblica a cui rivolgersi,  ma solo un poliambulatorio che, fra l’altro, deve essere assolutamente potenziato, prevedendo anche altre specialità. Se gli altri comuni hanno fatto presenti le problematiche relative alle strutture esistenti, obsolete rispetto alla strumentazione, Aprilia addirittura è sprovvista della struttura stessa. Il grosso problema sono i tagli che devono essere fatti. Il Direttore Generale – ha sottolineato l’assessore – ha compreso il dramma che si vive per cui si è dimostrato scettico nel poter formare e avvallare i tagli: si rischia altrimenti di tagliare servizi essenziali. Aprilia è una città di 70.000 abitanti: è in programma il nuovo ospedale  però non sorgerà ad Aprilia, ma in zona limitrofa. Una città come Aprilia dovrebbe avere almeno La Casa della Salute con le varie specialità, situato nei confini del territorio comunale. Il Direttore Generale è stato veramente coerente rispetto alla situazione – torna a sottolineare Eva Torselli – al di là della politica ampiamente intesa. Se tagliamo ancora non si copriranno servizi essenziali, oltre non si può andare. I bilanci devono quadrare quadrare come sempre, ma ci sono buchi “da secol”i, ora si deve tagliare su altri fronti, non più sulla Sanità, non è proprio possibile. Questo è quanto emerso dal tavolo, rispetto alle problematiche della città. Il Sindaco di latina Di Giorgi è apparso molto determinato e  a favore di una protesta di tutti i sindaci che hanno partecipato alla riunione per dare una voce ai problemi dei cittadini”.

I sindaci hanno quindi deciso di predisporre e firmare un documento da inviare alla Regione. Il prossimo appuntamento è fissato il 4 luglio per la Conferenza di tutti i sindaci pontini sulla sanità dove verranno prese in esame tutte le problematiche emerse, ancora lontane da una soluzione.

Melania Limongelli

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