Sanità: con la spending review è impossibile evitare ritardi e file

L’Assessore alla sanità Eva Torselli: “Ci stiamo muovendo ma visti i tagli diventa tutto più complicato”

Evitare i ritardi e le file in piena spending review è un’impresa ardua, se non addirittura impossibile da sostenere. I tagli che sono stati fatti alla sanità si ripercuotono di conseguenza sul cittadino che si trova a confrontarsi con una spesa sanitaria importante ma con personale medico ridotto al minimo. “Il problema dei ritardi e delle file agli sportelli, delle lunghe liste di attesa per le visite con i medici che fanno parte del sistema sanitario nazionale – ci dice l’Assessore alla sanità Eva Torselli – sono dovuti principalmente ai tagli che sono stati fatti ed a causa di ciò è impossibile assumere altro personale”. Il Tribunale del Diritto del Malato ha posto in essere una petizione raccogliendo le firme dei cittadini per ovviare all’apertura dello sportello sullo screening al colon-retto. “Il Comune di Aprilia – ci spiega l’Assessore – ha partecipato ad una riunione in cui era presente anche il direttore sanitario, il Dr. Rossi. E’ venuto fuori che la Asl di Latina è pronta per aprire ad Aprilia lo sportello ma la città non possiede le strutture adeguate e il personale medico adeguato. Per noi – continua l’Assessore – fornire ai cittadini una prevenzione vista la mortalità molto alta di tumori nella nostra zona è la prerogativa. Infatti, il Comune ha stanziato circa 20 mila euro per uno studio epidemiologico in collaborazione con la Asl; lo studio procede ma per avere risposte occorrono anni”.

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Anche grazie all’ausilio dell’Avis, l’associazione distribuirà il kit per il prelievo del sangue occulto nelle feci il quale verrà analizzato e se risulta positivo, si aprirà di conseguenza tutta una serie di analisi di approfondimento. “Ed è proprio questo il cardine del problema – ci spiega l’Assessore – se il paziente risultasse positivo al prelievo del sangue occulto, le strutture di Aprilia potrebbero non essere valide per fare ulteriori esami più specidifici”. L’assessorato sta lavorando con grande continuità per riuscire a dare delle risposte ai cittadini sulle problematiche sanitarie, di cui c’è tanta preoccupazione. Per quanto riguarda la nascita di un’ ospedale pubblico nel nostro distretto che conta circa 130 mila anime: “E’ stata fatta una delibera comunale – ci riferisce la Torselli – per richiedere l’apertura delle case della salute, le quali verranno distribuite nel nostro territorio. Il Comune si è candidato all’apertura ma ancora nulla di concreto è stato fatto”. Dunque, ci tocca aspettare e sperare che qualcosa dall’alto si muovi.

Melania Orazi

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