Screening diabete, la parola d’ordine è “prevenzione”

Discussi questa mattina i risultati degli screening diabetologici effettuati alla Asl da lunedì ad oggi. Gli esperti concordano sull’importanza della prevenzione

356: tanti sono stati gli screening diabetologici effettuati alla Asl di Via Giustiniano in questa settimana.

L’esito della campagna organizzata da AIDA Onlus è stato discusso questa mattina in una conferenza stampa che ha visto il Presidente dell’Associazione, Giustino Izzo, affiancato dall’Assessore alla Sanità Francesca Barbaliscia, dal Direttore Generale della Asl dott. Belardino Rossi e dalla diabetologa Grazia Pia Ricciardi in servizio proprio al Poliambulatorio.

Questi i dati esposti dalla dottoressa Ricciardi:

Il campione rientra nella fascia d’età tra i 55 ed i 70 anni.

Il 70% presenta una condizione di sovrappeso, mentre il 40% si trova in stato di ipertensione arteriosa, con conseguente pressione alta.

Un dato che deve far riflettere è che il 20% di coloro che si sono sottoposti all’esame sono risultati diabetici, non essendo però a conoscenza della loro condizione.

E proprio questo dato dà la misura di quanto poco si conosca e si presti attenzione a questa malattia.

Questa sottovalutazione porta spesso ad arrivare alle fasi più gravi del diabete prima di agire per contrastarlo.

Una pratica che tutti gli esperti presenti al tavolo hanno stigmatizzato, proponendo come unica soluzione quella della

prevenzione.

Anche perché la crescita del fenomeno è riportata da tutti gli studi condotti, ed è destinata a proseguire negli anni.

A preoccupare, però, è la

mancanza di volontà ad adeguare il proprio stile di vita a quello corretto, che permette di contrastare l’insorgere, od il peggioramento, della malattia

come rilevato dalla dottoressa Ricciardi.

Se per l’Assessore Barbaliscia la presa di coscienza dell’importanza della prevenzione è

un momento culturale,

per il Direttore Sanitario della Asl dott. Belardino Rossi è fondamentale

che i pazienti agiscano attivamente sulla malattia.

Il paziente e la famiglia devono affiancare i medici nel percorso terapeutico.

L’AIDA Onlus, da parte sua, continuerà anche in futuro a lavorare perché l’adozione di un corretto stile di vita diventi prassi, almeno ad Aprilia.

Il presidente Izzo ha infatti assicurato che nei nuovi locali di Via Inghilterra, a disposizione grazie ad un bando comunale, sarà allestita una palestra.

Qui i malati potranno svolgere quell’attività fisica che rappresenta uno dei baluardi, insieme ad una corretta alimentazione, della prevenzione al diabete.

L’unica soluzione è un lavoro di squadra: medici, pazienti, istituzioni, famiglie ed associazioni insieme per la prevenzione.

di Massimo Pacetti

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