Pace Maker Gastrico

PACE-MAKER GASTRICO PER PERDEREPESO
A Norimberga la prima sperimentazione Europea

È simile a quello utilizzato per il cuore, ma il nuovo peacemaker, posizionato nello stomaco di pazienti obesi, aiuta a perdere peso attraverso impulsi elettrici che provocano un senso di sazietà. Si tratta del dispositivo gastrico Abiliti, presentato da Thomas Horbach dell’Università di Erlangen, Norimberga, che ha avviato la prima sperimentazione clinica europea. Questa importante novità per i pazienti super obesi arriva dal Congresso SICOB – SIO (Società italiana di chirurgia dell’obesità e delle malattie metaboliche Società Italiana dell’Obesità), che si è chiuso ad Abano Terme lo scorso aprile.

Ferruccio Santini dell’Azienda ospedaliera universitaria Pisana spiega che per il momento i pazienti selezionati per la sperimentazione comparativa post-marketing in Italia sono quelli con obesità di tipo due e tre, con indice di massa corporea (BMI) tra 35-50, e patologie associate, come diabete e problemi cardiocircolatori e che grazie alla sperimentazione sarà possibile tracciare un identikit ancor più preciso del paziente che potrà sottoporsi all’impianto del dispositivo. Si avrà così un’ulteriore opzione agli altri interventi di chirurgia bariatrica, come il by-pass gastrico o il bendaggio.

Abiliti aiuta a seguire corrette abitudini alimentari, fa avvertire prima e più a lungo la sensazione di sazietà quando il paziente mangia o beve, riducendo in tal modo la frequenza dei pasti. Grazie ad una connessione wireless, il medico e il paziente possono valutare insieme i dati di consumo e valutare il comportamento del degente alla luce dei risultati e della perdita di peso.

Il dispositivo, una volta impiantato e attivato, rileva quando una persona consuma cibo o bevande e invia semplicemente una serie di impulsi elettrici allo stomaco, che inducono la necessità di ingerirne quantità ridotte per la presenza di una sensazione di pienezza. La stimolazione ad alta frequenza della parete dello stomaco aumenta il senso di sazietà che una persona avverte quando assume cibo o liquidi. L’effetto finale è quindi di ridurre il volume di sostanze esterne ingerite. L’unico impegno da parte dei pazienti portatori di pacemaker gastrico è di rispettare l’orario di assunzione dei pasti.

L’intervento viene svolto in laparoscopia: è quindi molto breve, e non costringe il paziente a variare drasticamente le proprie abitudini alimentari.
In Italia la sperimentazione è già stata avviata a Pisa e in altri 5 centri nell’Ospedale Regionale di Vicenza, nella Casa di Cura S. Pio X Milano, Ospedale San Luca di Torino, Casa di Cura Leonardo di Sovigliana (FI), e nell’Ospedale San Giovanni Decollato Roma.

Maria Adamo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *