Anoressia senza magrezza

L’allarme dal Royal Children’s Hospital di Melbourne

Si sente speso parlare di disturbi dell’alimentazione, ma in cosa consistono?

I disturbi dell’alimentazione consistono in disfunzioni del comportamento alimentare e/o in comportamenti finalizzati al controllo del peso corporeo che danneggiano in modo significativo la salute fisica o il funzionamento psicologico. Nella classificazione dei disturbi alimentari rientrano: l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e i disturbi da alimentazione incontrollata.

L’anoressia nervosa è caratterizzata dal rifiuto di mangiare e di mantenere il peso corporeo nella norma, arrivando al di sotto dell’85% rispetto a quanto previsto per età, sesso e statura. Si ha un’intensa paura di diventare grassi anche se si è in realtà sottopeso, spesso negando la propria magrezza.
La forma e il peso del corpo assumono un’influenza eccessiva sul proprio livello di autostima, condizionando tutta l’esistenza e il comportamento della persona. Negli ultimi anni i disturbi del comportamento alimentare sono nettamente aumentati in particolare nel mondo occidentale, dove l’ideale di magrezza e di linea perfetta è sempre più diffuso. Colpisce ogni strato sociale, con una forte prevalenza nel sesso femminile (circa 90%). Insorge generalmente nell’adolescenza, raramente in donne oltre i 40 anni.

anoressia

L’anoressia però stà cambiando ‘forma’.

Sempre più spesso il problema riguarda adolescenti che non mostrano i segni dell’estrema magrezza tipica della malattia.

Un fenomeno, al centro di uno studio australiano, pubblicato su Pediatrics e guidato da Melissa Whitelaw, del Royal Children’s Hospital di Melbourne.

La studiosa registra un aumento delle adolescenti ‘normopeso’ ricoverati tra il 2005 e il 2009, la cui proporzione si è moltiplicata nel periodo studiato per 6 volte.

“Ci ha sorpreso – ha spiegato la studiosa al quotidiano francese Le Figaro – vedere un numero così elevato di adolescenti anoressiche (9 volte su 10 si tratta di ragazze) con questo nuovo profilo, in un periodo di tempo così limitato”. Nel centro australiano le persone ‘normopeso’ rappresentavano l’8% del totale ma, ora, sono quasi il 50%. Spesso, prima dell’anoressia, questi ragazzi e ragazze hanno qualche chilo di più.

I ricercatori raccomandano, nel caso di adolescenti prima in sovrappeso poi dimagrite rapidamente, di fare attenzione ai comportamenti alimentari e di far seguire da un medico tutti i ragazzi che si mettono a dieta.

Nessuno di quelli ricoverati nel centro australiano dove è stato eseguito lo studio era stato seguito da un camice bianco durante il dimagrimento.

I comportamenti alimentari, la percezione irreale del proprio corpo, il rapporto con il cibo sono gli stessi nei pazienti anoressici magri e in quelli di peso standard, ed anche i rischi sono gli stessi. Per questo Melissa Whitelaw invita i pediatri e i medici ad una visione ‘aggiornata’ dell’anoressia, centrando la diagnosi in particolare sui comportamenti irrealistici verso il cibo e sulla percezione corporea, più che sul peso.

Articolo di Alessia Locicero

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