L’articolazione-temporo-mandibolare responsabile di molte patologie

I primi studi scientifici sul rapporto tra apparato masticatorio e postura risalgono al 1956

Squilibri dell’articolazione-temporo-mandibolare (A.T.M.) possono dare origine ad alterazioni muscolo scheletriche sia a livello cranio-facciale che degli altri distretti corporei. Vi sono casi frequenti di cefalee e cervicalgie non rispondenti a nessun trattamento terapeutico farmacologico. Si possono creare condizionamenti negativi anche a distanza come dorsalgie o lombalgie giustificati da relazioni anatomiche e funzionali con la mandibola. Non c’è da dimenticare che l’A.T.M. rappresenta uno dei principali recettori della postura umana. In medicina una problematica di tale articolazione, spesso dimenticata nella sua importanza, è definita disordine-cranio-cervico-mandibolare (D.C.C.M.).

articolazione-temporo-mandibolare

Percezione di click o ricorrenti scrosci articolari durante l’apertura/chiusura della bocca, per esempio nello sbadigliare o durante i pasti, o dolenzie notturne o mattutine della mandibola o alle tempie possono nascondere una problematica dell’A.T.M..

A volte il tutto può iniziare con dolori all’orecchio, ronzii o acufeni percepiti; in questi casi spesso la persona ricorre alle cure del medico otorino che esclude però una patologia in sede.

In realtà andrebbe considerata una malocclusione, ossia un difetto di chiusura dei mascellari (nella figura in basso si illustrano i diversi difetti possibili). Fisiologicamente deve esser presente una cosiddetta massima intercuspidazione, cioè ottimale posizionamento tra i denti a bocca chiusa.

sindrome cranio cervico mandibolare

 

Nella disfunzione si possono verificare dei precontatti dentali o presentarsi delle parafunzioni come bruxismi notturni o bruxomania diurna. Queste arrecano dei sovraccarichi funzionali alla muscolatura masticatoria, causando per esempio cefalee notturne o mattutine e persino rigidità cervicali tali da provocare sindromi vertiginose.

L’osteopata, durante la visita del paziente, va ad esaminare possibili disfunzioni dell’A.T.M. che possono interferire sulla sua postura e sui dolori riferiti. In particolare, di fronte ad una disfunzione masticatoria l’osteopata andrà ad agire con tecniche di terapia manuale intrabuccali, regolando la tensione di quei muscoli e legamenti che guidano l’A.T.M. (notare la figura col cranio). Inoltre testerà rigidità anomale delle vertebre cervicali e  dell’osso ioide che sbloccherà con dolci manovre. In genere occorrono dalle due alle tre sedute osteopatiche per risolvere patologie ricorrenti presenti da anni.

Dottor Massimiliano Manni

STUDIO DI OSTEOPATIA E POSTUROLOGIA
APRILIA – IN VIA ALDO MORO, 43/D INTERNO 9
Dott. Massimiliano Manni – Fisioterapista e Osteopata D.O.
cell. 340/7878517
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e-mail:massimilianomanni@libero.it

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