Obesità: come perdere peso in menopausa

In questa fase della vita il metabolismo della donna cambia

ma si può intervenire sull’alimentazione

Silvia Petrianni

Uno degli effetti più indesiderati della menopausa è l’aumento di peso, ma soprattutto la difficoltà maggiore di perderlo. Ciò è provocato dal fatto che la menopausa determina tali cambiamenti nel corpo femminile da modificarne drasticamente l’intero metabolismo. Le donne già in sovrappeso, sono quelle che con l’arrivo della menopausa ingrassano di più, alcune sfociano addirittura nell’obesità. L’ipoestrogenismo e le alterazioni endocrino-metaboliche tipiche dell’obesità sono le cause principali dell’aumento della concentrazione dei lipidi nel sangue. Esistono, però, degli accorgimenti per riuscire a dimagrire anche in questa fase. È ovvio che l’attività fisica, come in tutti gli stadi della vita di qualsiasi essere umano, è fondamentale per mantenersi in forma; come è ovvio che un’alimentazione corretta, cioè ricca di frutta e verdura di stagione, sia un’ulteriore contributo.

Secondo una ricerca statunitense, pubblicata sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics, è necessario arricchire ulteriormente il proprio regime alimentare con frutta e verdura di stagione. Se si vogliono dei risultati garantiti, nei primi sei mesi di questa dieta è bisogna essere abbastanza rigide su alcuni punti essenziali: evitare il più possibile cene al ristorante, non utilizzare troppo olio, eliminare cibi fritti e bevande zuccherate e diminuire notevolmente il consumo di carni rosse e formaggi. Un’indicazione importante riguarda anche la cottura dei cibi: preferibili il forno, la piastra e il microonde ma bandita la cottura alla griglia che, per quanto priva di grassi, è fonte di sostanze nocive, presente nelle parti carbonizzate dell’alimento. Sempre secondo questa ricerca, per continuare a perdere peso nei successivi quattro anni, si può cedere a qualche trasgressione ma continuando, sostanzialmente, nella direzione presa. Allora ci si può fa tentare da qualche frittura ma scegliendo un olio molto stabile al calore come l’olio di arachide. Quando, invece, deve essere utilizzato a crudo si può tranquillamente optare per l’olio extravergine d’oliva. Sempre in relazione ai momenti trasgressivi, parliamo dei dolci: è comunque consigliabile lasciarsi andare a questi piccoli peccati di gola con dolci poco elaborati, meglio se preparati in casa, evitando per quanto possibile panna, burro, margarine e crema, e sostituendoli almeno in parte con olio d’oliva, yogurt e ricotta o latte di soia; usare farine integrali più ricche di fibra; arricchire le preparazioni sia con frutta secca come mandorle, noci, nocciole, uvetta, ma anche con tanta frutta fresca per guarnire. A parità di calorie, per “dolcificare” gli alimenti è preferibile lo zucchero integrale o il miele vergine integrale (utilizzato a freddo), poiché più ricchi di vitamine e sali minerali. Il concetto principale è che non bisogna fare grandi sacrifici, ottenendo risultati immediati, per poi tornare a una dieta sbagliata, e ritrovarsi ancora una volta con il problema del sovrappeso. È necessario, invece, ragionare e programmare in una prospettiva a lungo termine.

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