Patologie cervicali

Cambio di stagione e ritornano le patologie cervicali

Come può aiutarvi l’Osteopata ricercando le possibili cause predisponenti alla sintomatologia Cefalee, vertigini, senso di nausea e ronzii all’orecchio sono da imputare generalmente a disfunzioni delle prime vertebre cervicali (C1-C2). Cervicobrachialgie e acro parestesie, ossia dolori cervicali che si propagano agli arti superiori e formicolii alle braccia sino alle mani, sono invece da ricollegare a problematiche della cervicale inferiore (dalla C3 alla C7). Il torcicollo è una patologia che coinvolge sia la cervicale alta che la bassa. La colonna cervicale possiede una fisiologica lordosi che, come un arco, ha un effetto ammortizzante e di sostegno del capo.

Spesso invece il paziente si ritrova una cervicale verticalizzata o addirittura in inversione di curva; ciò può essere conseguenza di colpi di frusta cervicali presi in passato o il risultato finale di un lavoro prevalentemente sedentario svolto per anni che porta quindi a posture errate. Tale condizione morfologica predispone a contratture muscolari frequenti e protratte nel tempo, artrosi precoce, sino a formazioni di discopatie intervertebrali quali protrusioni ed ernie del disco. Di fronte quindi ai sintomi cervicali sovra descritti, soprattutto se presenti per più di una settimana e se ricorrenti durante i mesi, si consiglia una visita specialistica; ortopedico e fisiatra, neurochirurgo, fisioterapista e osteopata saranno le figure a cui il medico di famiglia potrà indirizzarvi se le prime cure farmacologiche non hanno dato un sollievo dai sintomi. L’osteopata è quella figura tutt’oggi poco conosciuta che con il suo approccio globale ricerca le possibili cause predisponenti alla sintomatologia cervicale.

Egli parte da un’anamnesi ed esame obiettivo della postura dell’individuo; avere un dorso troppo ricurvo e rigido, delle scapole poco mobili rispetto al torace, importanti scoliosi della colonna vertebrale o asimmetrie degli arti inferiori, portano come conseguenza un adattamento della cervicale. Essa, in queste circostanze, sarà la vittima adattativa di anomalie posturali situate in altri distretti corporei: infatti la priorità è comunque l’orizzontalità dello sguardo. L’osteopata previa palpazione, manipolerà senza creare dolore quelle articolazioni e distenderà quelle tensioni muscolari che alimentano circoli viziosi patologici. A volte già con un singolo trattamento osteopatico si ripristina la fisiologica biomeccanica articolare cervicale e i sintomi svaniscono.
Dottor Massimiliano Manni

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